Scienziati

I giorni della ricerca tornano strategici nell’anno della pandemia

Il tradizionale appuntamento si rinnovata in un’annata dove anche la ricerca oncologica ha subito le conseguenze negative del corso attuale.

L’emergenza Covid-19 domina le preoccupazioni degli italiani e la narrazione mediatica ma ci sono altri fronti su cui non è possibile abbassare l’attenzione, come quello della lotta al cancro. I Giorni della Ricerca, promossi dalla Fondazione Airc fin dal 1995, sono tornati come di consueto, per sostenere gli sforzi dei ricercatori, nel periodo che va dall’ 1 all’8 novembre. Come sottolineato dalla stessa Airc, è un’edizione ancora più strategica del solito perché la crisi generata dalla pandemia ha avuto un impatto negativo sulla ricerca oncologica, con i relativi rallentamenti di attività nei laboratori e le successive lentezze nel trasferimento dei risultati ai pazienti. Una tendenza che deve essere invertita presto perché ci si continua ad ammalare. Anche il minore accesso agli screening e alla prevenzione, a causa della situazione generale; rischia di far danno perché la diagnosi tempestiva può fare la differenza quando si tratta di neoplasie.

ricerca

L’appuntamento in piazza, con i cioccolatini della ricerca, non ci sarà ma online sarà possibile ordinarli su Amazon e riceverli a casa (si possono anche regalare, personalizzando l’invio). Un sostegno dal basso può arrivare anche via smartphone, con piccole donazioni via sms (che si affiancano a quelle libere, da effettuare online). La spinta alla ricerca è necessaria, lo confermano i progressi su diversi fronti. Recentissimo quello annunciato da Ifom nell’ambito degli studi volti alla maggior conoscenza delle metastasi; grazie alle ricerche compiute dal gruppo internazionale guidato da Marco Foiani. Esso responsabile dell’unità Integrità del genoma dell’Ifom e Professore ordinario all’Università degli Studi di Milano, con un focus importantissimo sul ruolo della proteina Atr. La proteina funziona da un lato come sensore segnalando un danno cellulare in arrivo, e dall’altro può diventare attivatore di processi nocivi.

Come spiegato da Foiani.

Come spiegato da Foiani, infatti, “per migrare dal sito primario, invadere l’organismo e colonizzare tessuti anche remoti la cellula metastatica subisce un enorme stress meccanico. Per contrastare tale stress deve mettere in atto delle strategie metamorfiche […] Strategie che comportano un coefficiente di elasticità adeguata, e questo è conferito proprio da Atr, che rende il nucleo cellulare più elastico e, pertanto, più resistente agli ostacoli presentati dalla migrazione interstiziale. In assenza di Atr, l’involucro nucleare della cellula tumorale tende a essere più rigido, e quindi più fragile, con una tendenza a perdere Dna nucleare e a deflagrare inevitabilmente. Di conseguenza la disseminazione metastatica si affievolisce.Ecco quindi l’importanza dell’efficacia empirica degli inibitori di Atr riscontrata in sperimentazione di cui lo studio, pubblicato su Nature Communications, ha ampliato la comprensione del successo. Uno sforzo di ricerca pluriannuale a cui ha contribuito, in termini di sostegno, anche Fondazione Airc.

A confermare l’impatto virtuoso di terapie innovative e campagne di  prevenzione della vita dei malati di tumore; anche i recenti dati divulgati da Aiom/Airtum nell’ambito della pubblicazione del rapporto, “I numeri del cancro in Italia 2020”. Se è vero che nel complesso le nuove diagnosi sono stimate in crescita; soprattutto a carico delle donne (195.000 negli uomini e 182.000 nelle donne nel 2020 erano state 196.000 e 175.000 nel 2019). Tuttavia, si assiste a una riduzione complessiva dei tassi di mortalità stimati. Quest’anno rispetto a cinque anni fa, in ribasso sia negli uomini (-6%) che nelle donne (-4,2%). Inoltre un paziente su quattro (quasi un milione di persone) guarisce e torna ad avere le stesse aspettative di vita degli altri.

About Andrea Quartu

Studio Scienze Della Comunicazione. Estremamente sopra le righe e appassionato di moda. Mi piace molto scrivere, ma ho sempre paura di sbagliare le virgole.

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