Secondo i ricercatori, la Terra risulta 2000 anni luce più vicina al buco nero supermassiccio di quanto calcolato in precedenza
Secondo un nuovo modello della Via Lattea, che cambia la velocità della Terra, essa sarebbe 2000 anni luce più vicina al buco nero supermassiccio. Il modello si basa su nuovi e più dettagliati dati di osservazione e cambia la velocità della Terra. Questa diventa di 7 chilometri al secondo più veloce. Dunque la sua distanza dal buco nero supermassiccio centrale risulta diverso rispetto a quanto calcolato in precedenza.
I motivi della scoperta
I ricercatori hanno usato i dati del VLBI Exploration of Radio Astrometry (VERA). Si tratta di un progetto cominciato nel 2000 per mappare la velocità, a livello tridimensionale, delle strutture spaziali nella via Lattea. E dunque la struttura stessa della nostra galassia.
VERA usa i dati di vari radiotelescopi in tutto l’arcipelago giapponese. Grazie ad essi vanta una risoluzione di 2300 km di diametro, il tutto come se fosse un solo telescopio. Con una risoluzione del genere si ha a disposizione un panorama molto più nitido per osservare la galassia.
La difficoltà per osservare la nostra galassia rimane sempre la stessa. Dato che ci troviamo al suo interno, è impossibile per noi allontanarsi dal nostro punto di vista per poter contare su una visione totale e generale. Dobbiamo dunque usare i dati a nostra disposizione, raccolti proprio dalla nostra collocazione, per poter derivare poi la struttura generale.
Ciò si può fare tramite l’astrometria. Ossia tramite la misurazione dettagliata delle posizioni dei movimenti degli oggetti che si trovano intorno a noi. In particolare delle stelle.
I dati sul buco nero
I nuovi dati suggeriscono che il buco nero che si trova al centro della galassia si trova a circa 25.800 anni luce di distanza dal nostro pianeta. Essi sono significativamente di meno rispetto ai 27.700 anni luce stimati in precedenza. Inoltre i ricercatori hanno scoperto che la Terra viaggia, insieme al nostro sistema solare e orbitato intorno al centro galattico, ad una velocità di 227 km al secondo. Anche questo è un valore diverso da quello stimato in precedenza di 220 km al secondo.
Con queste stesse metodologie, i ricercatori vogliono ora analizzare i dettagli si trovano nelle prossimità del buco nero supermassiccio, centro della nostra galassia, per caratterizzarne meglio la struttura e il movimento della galassia stessa. Proprio per questo la rete di radiotelescopi VERA sarà affiancata alla rete EAVN (East Asian VLBI Network), composta da radiotelescopi Giappone, Cina e Corea del Sud.