Nuovi sensori in fibra ottica che potrebbero trasmettere i dati fino a 100 volte più velocemente rispetto ai cavi in fibra ottica usati tradizionalmente
Sono stati annunciati in un nuovo articolo apparso sul sito dell’EPFL. I nuovi sensori in fibra ottica si servono di un sistema nuovo ed avanzato di codifica e di decodifica dei dati.
Come spiega Luc Thévenaz, uno professore della scuola di ingegneria dell’EPFL e capo del Group for Fiber Optics (GFO), a differenza dei tradizionali sensori possono registrare i dati lungo tutta la fibra, qualcosa che permette di inviare dati, oltre che più velocemente, anche su un’area più grande.
I sensori a fibra ottica, usati per il rilevamento e la raccolta di varie tipologie di dati ma molto spesso usati per individuare crepe in materiali o tubazioni. Infatti, così come deformazioni nelle strutture, informazioni molto importanti per evitare potenziali crolli o danni strutturali gravi.
I sensori in fibra ottica rilevano la temperatura generando un diagramma termico di un determinato sito. Anche se quest’ultimo si estende per decine di km, informazioni che possono essere cruciali in relazione ai possibili incidenti prima che questi ultimi si verifichino.
Con il nuovo sistema per la codifica e la decodifica dei dati inviati lungo le fibre ottiche, questi sensori possono ricevere segnali ad alta energia e possono decodificarli in maniera molto più veloce. Il tutto è stato possibile grazie a particolari algoritmi di ottimizzazione con i quali i ricercatori hanno fatto fronte alle imperfezioni.
“Altri sistemi sono limitati o costosi”, spiega sensori Thévenaz. “Ma con il nostro, devi solo aggiungere un programma software alla tua attrezzatura esistente. Non è necessario adattare i tuoi sensori o utilizzare dispositivi complessi”.