Una diagnosi della malattia di Parkinson può essere effettuata tramite un esame della vista in combinazione con una nuova tecnologia
Questa nuova nuova tecnologia è di tipo apprendimento automatico (in inglese machine learning) dell’intelligenza artificiale secondo un nuovo studio presentato al meeting della Radiological Society of North America (RSNA).
Come viene diagnosticato oggi il Parkinson
Ad oggi il Parkinson viene diagnosticato tramite i sintomi tra cui tremori, disturbi dell’equilibrio corporeo, rigidità muscolare. Naturalmente è un metodo che non è molto tempestivo.
Quando si mostrano questi sintomi, molto spesso vuol dire che una buona quantità dei neuroni cerebrali ha già subito delle lesioni. Questa teoria è spiegata da Maximillian Diaz, un ingegnere biomedico dell’Università della Florida a Gainesville: “Ciò significa che stiamo effettuando la diagnosi dei pazienti in una fase avanzata del processo patologico”.
Utilizzare i vasi sanguigni per una nuova diagnosi
La malattia colpisce anche i vasi sanguigni microscopici della retina. Questa è intercettata anche dagli odierni algoritmi di intelligenza artificiale. Lo studio è condotto tramite la valutazione automatica di immagini ad alto dettaglio degli stessi occhi.
I ricercatori hanno infatti usato un algoritmo. QUesto algoritsmo è denominato apprendimento della macchina vettoriale di supporto (SVM). Si utilizza per analizzare le immagini della parte posteriore dell’occhio dei pazienti.
Le prove sui pazienti
Alcuni di questi ultimi erano affetti da malattia di Parkinson conclamata. Altri erano partecipanti di controllo. In base alla visualizzazione della vascolarizzazione della retina ed esaminando le caratteristiche principali dei vasi sanguigni, anche quelli più piccoli, la rete di apprendimento automatico poteva classificare nei pazienti la malattia di Parkinson. “La scoperta più importante di questo studio è stata che una malattia del cervello è stata diagnosticata con un’immagine di base dell’occhio”, spiega lo stesso Diaz.
Metodo meno costoso e più facile per diagnosticare Parkinson
Inoltre con questo metodo, le stesse fotografie della parte posteriore dell’occhio possono essere effettuate con apparecchiature che attualmente già esistono nella maggior parte delle cliniche oculistiche. Queste immagini potrebbero essere inoltre catturate anche da un semplice smartphone dotato di uno speciale obiettivo.
Il costo dell’attrezzatura per effettuarla è di molto inferiore a quello di una macchina TC o MRI, come spiega Diaz. “Se riusciamo a fare di questo uno screening annuale, la speranza è che possiamo rilevare più casi prima, e quindi trovare una cura per rallentare la progressione”.