Sintomi della retinopatia diabetica

Sintomi della retinopatia diabetica, persone hanno poca conoscenza

Secondo un nuovo sondaggio ripreso da HealthDay, gran parte degli americani con un’età superiore ai quarant’anni non ha conoscenza per quanto riguarda i principali segni della retinopatia diabetica.

Si calcola che la retinopatia diabetica colpisca quasi 8 milioni di statunitensi e che quel numero potrebbe raddoppiare entro il 2050. Tuttavia questo studio mostra che il livello di conoscenza riguardo a questa malattia dell’occhio sia alquanto scarso. Il sondaggio è stato condotto su 1000 persone statunitensi è stato realizzato dall’ American Society of Retina Specialists (ASRS). Il 47% di essi non sapeva che, tra i sintomi di questa malattia oculare, può esserci una visione centrale sfocata. Inoltre i ricercatori scoprivano che il 37% degli intervistati non era a conoscenza del fatto che vedere macchie o oggetti mobili non esistenti davanti all’occhio è tra i sintomi della retinopatia diabetica. Inoltre il 48% non era a conoscenza del fatto che l’ipertensione può essere considerato come un fattore di rischio della retinopatia diabetica.

retinopatia

Si tratta di mancate conoscenze che non fanno altro che agevolare la diffusione della malattia.

Questa può essere anche una causa di cecità nei casi più gravi. Una malattia che comunque è prevenibile, come spiega Carl Awh, il presidente dell’ASRS. Con il termine di retinopatia diabetica si intende quella patologia oculare che si riscontra nella grande maggioranza nei soggetti affetti da diabete mellito, in particolare del tipo 1 (insulino-dipendente). La possibilità di sviluppare danni alla retina e alle altre strutture oculari è circa venti volte maggiore nei soggetti affetti dalla patologia. Colpisce più spesso soggetti diabetici tra i 25 e i 60 anni e non si manifesta in genere nel primo periodo diabetico; ma le possibilità di insorgenza della patologia aumentano in maniera esponenziale quando si è contratta la malattia da almeno dieci anni. 

I diabetici soffrono di danni alle pareti dei vasi sanguigni, in particolare del microcircolo di vari organi (principalmente rene, cuore, cervello e occhi). Questo danno comporta la mancanza di adeguato apporto sanguigno (e, quindi, di ossigeno) ad alcune zone della retina che, di conseguenza, tendono a morire (diventano ischemiche); prima che questo avvenga rilasciano un fattore di crescita di nuovi vasi che, proliferando in modo incontrollato, danneggiano il tessuto retinico stesso. L’alterata visione e addirittura la cecità da emorragia massiva sono affezioni che possono venir risolte sia con il costante controllo e mantenimento del livello glicemico (che è causa della patologia), sia nei casi più gravi, l’utilizzo di tecniche oftalmiche come l’impiego del laser a livello retinico.

About Andrea Quartu

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