Socialità delle giraffe: una struttura sociale caratterizzata dall’unione e la divisione dei gruppi e sottogruppi
Una componente fondamentale della vita delle giraffe è la socialità.
Come sono i gruppi di giraffe?
Nel 1800 e agli inizi del 1900, gli esploratori e i cacciatori del continente africano riportarono il dato secondo cui i gruppi di Giraffa camelopardalis erano formati mediamente da 20 a 30 esemplari.
La Giraffa camelopardalis è stato dimostrato non essere una specie territoriale. Tuttavia gli individui all’interno del gruppo hanno determinati homerange.
Gli studi degli ultimi decenni descrivono la struttura sociale delle giraffe come una società fission–fusion. Una struttura sociale caratterizzata dall’unione e la divisione dei gruppi e sottogruppi. Variano in numero e composizione demografica, all’interno di una grande e stabile comunità. Come anche delfini, elefanti e scimpanzé. Tali gruppi e sottogruppi si possono unire e dividere all’interno della struttura sociale.
Il numero di individui in un gruppo di giraffe può arrivare fino a 44 esemplari divisi per sesso. Nonostante ciò è possibile anche trovare gruppi misti maschi-femmine e altri gruppi che non superano i 10 individui.
Studi più recenti hanno dimostrato che le giraffe hanno strutture sociali durature nel tempo e formano gruppi e coppie basate sulla parentela, il sesso e altri fattori. Le diadi più stabili all’interno dei gruppi sono formate da madre e prole e le coesioni sociali si verificano tra gli individui più giovani e le associazioni tra esemplari femminili sembrano essere basate su un uso dello spazio matrilineare. Infatti, le femmine sono molto più selettive dei maschi nella scelta delle associazioni sociali.
Fission–fusion
La dinamica del fission–fusion permette agli animali di rispondere ai cambiamenti climatici, alle condizioni e alla flessibilità necessaria per bilanciare i conflitti per le risorse. Inoltre, di formare gruppi di grandezza maggiore quando devono riprodursi, per i benefici dell’antipredazione o per il foraggiamento. Ma minimizza i costi della competizione intragruppale.
Dai risultati degli studi comportamentali si rifiuta l’ipotesi che le giraffe abbiano un’organizzazione sociale povera e che le associazioni siano semplici aggregati randomizzati. Si evince infatti che le interazioni in natura sono fluide e che le associazioni tra le giraffe non sono il risultato solo di semplici associazioni random fission-fusion. Ma sono bensì caratterizzate da un network sociale, composto da molteplici livelli di organizzazione.
Gli studi di Pellew
Secondo gli studi di Pellew, nel 1984, in 800 giorni di osservazione di un gruppo di giraffe nel Serengeti, la femmina più anziana è rimasta isolata dal resto del gruppo solo per due giorni nella totalità delle osservazioni. Infatti sembra essere proprio la femmina più anziana all’apice della gerarchia: un po’ come negli elefanti.
Nei gruppi di giraffe in natura, sono stati descritti pochi casi di dominanza e gerarchia, in quanto le risorse sono ampiamente distribuite e di conseguenza gli incontri agonistici sono rari (fatta eccezione dei maschi per la conquista delle femmine). In cattività, la possibilità di mantenere le distanze spaziali interindividuali, sono minime e pertanto gli incontri agonistici possono presentarsi con maggior frequenza. Gli individui più anziani o presenti nel gruppo da più tempo, insieme agli individui di sesso maschile, occupano le posizioni gerarchiche più alte: l’ordine gerarchico, infatti, è sesso ed età dipendente.