Una serie di finanziamenti “salva imprese” aiuteranno la Sardegna a risollevarsi in questo periodo di forte emergenza.
Arrivano una serie di finanziamenti “salva imprese” in sostegno alla Regione. Cinquanta milioni per il rifinanziamento del fondo Bei per la concessione di prestiti agevolati alle imprese. Un altro fondo da 60 milioni gestito da Sfirs consentirà di liberare risorse a favore delle piccole e medie aziende. Dieci milioni per quelle attività che decidono di investire in Sardegna trasferendo sede e personale nell’Isola e beneficiando di un contributo per azzerare gli oneri previdenziali per un biennio.
Sono questi gli interventi principali dell’assestamento di bilancio, l’ultimo prima della legge finanziaria, approvato in nottata dal Consiglio regionale. Una “manovrina” per far fronte all’emergenza economica causata dal Covid 19 che fa il paio con la “salva imprese” approvata dall’Assemblea a metà luglio scorso.
Confermati anche i 4 milioni di euro a favore dei titolari di licenze per taxi e noleggi con conducente. Alcune voci di spesa sono dedicate espressamente alla sanità. 500mila euro serviranno a pagare le indennità dei neo assunti medici non specializzati, 4,6 milioni per rafforzare la campagna antinfluenzale.
C’è spazio anche per qualche intervento extra coronavirus ma fondamentale. Ad esempio il rifinanziamento con 500mila euro del programma “Ritornare a casa” dedicato alle persone non autosufficienti e con disabilità. Altri 9,4 milioni sono stanziati per perfezionare l’inserimento dei dipendenti di Forestas nel contratto della Regione. Con un emendamento la Giunta ha anche stanziato 40 milioni per le popolazioni colpite dalle calamità del 28 novembre. Sono venti milioni per il 2020 e venti per il 2021.