Il laboratorio di dizione con Luciano Marongiu segna la seconda tappa del festival ” dal testo alla voce”
Mercoledì 2 dicembre 2020 parte il secondo appuntamento col laboratorio radiofonico che si propone di raccontare la città di Cagliari. Unica Radio è la promotrice dell’evento e vede il partenariato di Ang in Radio, Network Indifesa e RadUni. Questa volta porta il suo contributo Luciano Marongiu, col suo laboratorio di dizione. Il festival vuole realizzare il suo intento, prendendo le mosse da un testo di letteratura sarda che si esprima poi per mezzo della voce e della parola, in particolare si vedrà come adattare il testo alla radio.
Il valore della parola
Il docente parte proprio dall’esaltare di essa stessa il valore definendola “potente signora” sulla scia del Gorgia. Procede poi da subito ad interloquire con i suoi allievi, che seguono la lezione per via telematica, connessi da ogni parte d’Italia. L’attore prosegue toccando gli argomenti principali del suo programma: dall’apparato fonatorio, alla respirazione diaframmatica e alle sette vocali dell’ l’arco vocalico, sino allo scioglilingua.
La dizione è anche scrivere bene. L’importanza dell’ortoepia
Esorta poi i suoi studenti ad ascoltare la pronuncia delle sue parole cercando di individuare apertura o chiusura delle vocali. Ascoltare e pronunciare bene la parola però non è sufficiente. “La dizione è anche scrivere bene le parole. Se è vera la ortografia, sarà ancora più vera la ortoepia” spiega l’attore.
Scandire bene le parole e usare correttamente il diaframma
Dopo aver toccato i vari punti del programma attraverso una serie di esempi legati alla corretta pronuncia delle parole, il maestro, invita i suoi studenti a leggere un testo a piacere; per focalizzarsi sull’importanza di scandire bene ogni parola quasi come la si stesse cantando. Inoltre pone l’accento sull’ uso del diaframma nell’emissione della voce. Riporta dunque l’esempio del teatro, dove è importante che il pubblico senta anche a una lunga distanza.