Il 3 dicembre è la giornata internazionale dei diritti delle persone disabili, proclamata nel 1981, al fine di promuoverne il benessere.
Il 3 dicembre si celebra la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità. E’ stata proclamata nel 1981 con lo scopo di promuovere i diritti e il benessere dei disabili. La Giornata nasce con lo scopo di promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità. Tra gli altri obbiettivi cerca inoltre di sostenere la piena inclusione in ogni ambito della vita e combattere qualsiasi forma di discriminazione e violenza.
Inoltre nel 1993, la Commissione Europea ha scelto sempre il 3 dicembre come Giornata Europea delle Persone con Disabilità. L’ha resa quindi un appuntamento non solo per le persone con disabilità, ma anche per le loro famiglie, gli operatori, i professionisti che operano nel sociale e, più in generale, per tutti i cittadini europei.
In Italia secondo l’Istat le persone che, a causa di problemi di salute, soffrono di gravi limitazioni sono circa il 5,2% della popolazione. Gli anziani, specialmente le donne, sono i più colpiti.
Il 26,9% di esse vive sola, il 26,2% con il coniuge, il 17,3% con il coniuge e i figli, il 7,4% con i figli e senza coniuge, circa il 10% con uno o entrambi i genitori, il restante 12% circa vive in altre tipologie di nucleo familiare. L’Istat, il Comitato Italiano Paralimpico e l’Inail hanno anche promosso un’iniziativa congiunta. Lo scopo far conoscere meglio e in modo rigoroso il mondo della disabilità nel nostro Paese.
Convenzione sui diritti delle persone con disabilità
Dopo decenni di lavoro delle Nazioni Unite, la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, adottata nel 2006, ha ulteriormente promosso i diritti e il benessere delle persone con disabilità. Sono stati ribaditi il principio di uguaglianza e la necessità di garantire loro la piena ed effettiva partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società.
La Convenzione invita gli Stati ad adottare le misure necessarie per identificare ed eliminare tutti quegli ostacoli che limitano il rispetto di questi diritti imprescindibili. Si focalizza inoltre sulla necessità di condizioni che consentano alle persone con disabilità di vivere in modo indipendente.
Sono 180 le Nazioni che hanno ratificato la Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità. 7 sono i punti degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) che fanno esplicito riferimento alle Persone Disabili. È importante sottolineare che, oltre alle disabilità fisiche e psichiche, la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità coinvolge anche le persone affette da patologia quali l’Artrite Reumatoide, la Sindrome di Down, le varie forme di Sclerosi, l’Autismo, e tutte patologie causa di vere e proprie disabilità.
L’esperienza e l’evidenza provano che, rimosse le barriere che limitano l’inserimento delle persone con disabilità nel tessuto sociale, queste ultime si inseriscono pienamente nella comunità, con enormi benefici per le stesse. Per questo, la rimozione delle barriere, siano esse fisiche, sociali o pregiudiziali è un requisito necessario per favorire lo sviluppo di tutta la società civile.
Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile
Anche l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile si fonda sul principio che nessuno sia lasciato indietro, qui ricomprese le persone con disabilità. In particolare l’Agenda mira a un rafforzamento dei servizi sanitari nazionali. Punta inoltre al miglioramento di tutte quelle strutture architettoniche che possano permettere un effettivo accesso ai servizi per tutte le persone.
Sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di favorire l’integrazione e l’inclusione delle persone con disabilità permetterebbe un processo rapido verso uno sviluppo inclusivo e sostenibile, in grado di promuovere una società resiliente per tutti attraverso l’eliminazione della disparità di genere, il potenziamento dei servizi educativi e sanitari e in definitiva, l’inclusione sociale, economica e politica di ogni cittadino.
Le persone con disabilità, risentono maggiormente delle carenze sanitarie. Hanno minore accesso all’istruzione, minori opportunità economiche e tassi di povertà più alti rispetto alle persone senza disabilità. Ciò è in gran parte dovuto carenza di servizi, alle limitazioni nell’accesso alle tecnologie d’informazione, alla giustizia e ai trasporti. Senza considerare i molti ostacoli che devono affrontare quotidianamente.
Le persone con disabilità sono molto più a rischio di violenza. La probabilità che i bambini con disabilità subiscano violenze è di quattro volte maggiore rispetto ai bambini non disabili. Anche gli adulti con disabilità sono più esposti a forme di violenza. I fattori di rischio derivano da stigma, discriminazione e ignoranza, così come dalla mancanza di sostegno sociale per coloro che si prendono cura di loro.