Hermaea Olbia

Hermaea Olbia inciampa sul Club Italia

L’Hermaea, senza Korhonen, inciampa sul Club Italia.
Sconfitta al tie break per le galluresi, giunte a Milano senza il loro opposto titolare per un infortunio alla caviglia.

Il Centro Federale Pavesi si rivela ancora stregato per l’Hermaea, squadra di pallavolo femminile sarda.
È stata battuta al tie break dal Club Italia nel quarto turno di ritorno della Serie A2.
Prive dell’opposto titolare Piia Korhonen, con un problema alla caviglia, la formazione di Giandomenico ha lottato con il coltello tra i denti, aggiudicandosi il primo e il terzo parziale.
Alla lunga, però, ha avuto ragione la maggior freschezza delle azzurrine, trascinate da Gardini e Frosini.

La gara dell’Hermaea Olbia

Senza Korhonen, Giandomenico schiera Zonta nel ruolo di opposto.
L’ex Orvieto risulta subito intraprendente nel punto iniziale, così come Barazza e Coulibaly.
L’equilibrio dura fino al 19 pari, poi l’Hermaea trova uno spunto che costringe Bellano a chiamare il timeout (23-21). Il canovaccio, però, non cambia, e le biancoblu portano a casa il set senza esitazioni sul 25-22.

Le olbiesi si esprimono con sicurezza e fluidità e danno la sensazione di poter controllare anche la seconda frazione.
La fast di Angelini fissa il punteggio sull’11-6, e le padrone di casa faticano a trovare le contromosse. L’Hermaea arriva a toccare il +6, poi il Club Italia reagisce e risale fino al -3 (14-11), portando Giandomenico a fermare la partita.
Al rientro in campo regna l’equilibrio, con le ospiti che mantengono le distanze fino al 21-18, con l’attacco vincente di Coulibaly.
Gardini e compagne non si arrendono e pareggiano i conti a 22, poi sorpassano con un mani out di Frosini.
L’Hermaea affida la sua reazione a Zonta, ma il Club Italia è lucido nel finale e pareggia il conto (25-23).

Il terzo set fa registrare un netto predominio dell’Hermaea, che scappa dopo un muro vincente di capitan Barazza (11-6) e allunga con l’ace di Joly che vale il 19-10. Le azzurrine non riescono a contrastare la vivacità delle galluresi, che mostrano sprazzi di ottimo gioco e chiudono i conti sul 25-15, dopo l’errore in battuta di Gardini.

Il sestetto di Bellano, determinato a riscattare lo stop di 10 giorni fa a Golfo Aranci, non ci sta e si mostra nuovamente un osso durissimo nel quarto game. La sfida va avanti all’insegna dell’equilibrio, con scarti che non superano mai le due lunghezze.
L’ace di Trampus regala la palla set al Club Italia (24-23), ma il mani out di Coulibaly rimanda il verdetto.
La battaglia ai vantaggi è ancora serratissima: si arriva al 28 pari, poi Graziani e Gardini mettono a terra i punti che garantiscono la nuova parità nel conto (30-28).

Al principio del quinto set coach Giandomenico opta per un adeguamento tattico, con Ghezzi che prende il posto di Zonta. Il Club Italia parte meglio, le isolane si riportano a contatto con il muro, punto di Ghezzi. Poi subiscono una nuova accelerazione delle avversarie, capaci di spingersi fino al 7-3.
Sul taraflex si rivede Zonta, chiamata in causa al posto di Joly.
L’Hermaea continua a crederci e impatta a 12 con Ghezzi, ma non basta: nel finale il Club Italia chiude sul 15-12.
Quindi, costringe le galluresi ad accontentarsi di un solo punto.

“Non è stata certo la nostra miglior partita dell’anno. Zonta ha fatto bene, ma con Korhonen in campo, sono certo che avremmo vinto per 3-0. Ci portiamo a casa un punto, in attesa di tempi migliori. Il campionato è duro e lungo: tra allenamenti difficili e soste forzate non è facile esprimersi al meglio, ma non demordiamo e restiamo convinti di poter ancora fare meglio.”, queste sono le parole del presidente Sarti.

About Francesca Pinna

Amo il mare, la tradizione, il cibo: la mia terra, la Sardegna. Quindi da ciò potreste dedurre che amo osservare i bei tramonti, godermi la tranquillità che regna in questa regione, e mangiare. Ma a parte ciò, sono una persona che ama imparare, per migliorarmi ogni giorno sempre di più. Perché un bel giorno voglio girarmi, guardarmi dietro le spalle e poter dire: «Sì, hai raggiunto un bel traguardo e ne hai fatto di strada!»

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