Durante la seconda ondata della pandemia aumenta la concentrazione su pochi servizi delle due ore e 40 minuti spese quotidianamente sullo smartphone. Boom di Teams, TikTok e Poste Id. Immuni usata da 5,7 milioni di persone, in linea con le altre app per il tracciamento del Covid.
Ormai è un oligopolio quasi assoluto. Con la seconda ondata della pandemia il tempo trascorso dagli italiani su smartphone cresce.
E per il 93 per cento va ai servizi della Silicon Valley. La fotografia scattata da ComScore sulle abitudini digitali di 40 milioni di cittadini del nostro Paese lascia pochi dubbi. Se consideriamo le prime cento realtà sulle quali si raccoglie la maggior parte del traffico. Delle due ore e 40 minuti spese quotidianamente online, il 44 per cento è sui social network. Il 24 sullo streaming e il 25 sulla messaggistica.
“Google e Facebook da sole, fra telefoni, computer e tablet, fanno il 75 per cento del tempo speso nella graduatoria delle prime cento realtà del Web per volumi di pubblico e in assoluto sono oltre il 50 per cento”, spiega Fabrizio Angelini, che rappresenta ComScore per gli italiani. “Più si naviga su smartphone più si usano poche app, quelle che si hanno sulla schermata principale del telefono. Google, Facebook, TikTok, Spotify e Amazon solo le sole che vanno oltre l’uno per cento del tempo speso”.
“Il fenomeno della concentrazione non è nuovo -conclude Angelini- ma si pensava che con la crescita dello streaming si sarebbero fatte largo altre realtà magari nazionali come la Rai”. E invece la sola che è davvero cresciuta nel settore è TikTok. I dati riguardano gli italiani, come dicevamo all’inizio, solo smartphone, tablet e pc. Non c’è la televisione.
Lì dominano, in parte, altre realtà iniziando da Netflix, seguita da Amazon Prime Video e YouTube di Google. Ma anche in quel caso a dominare sono sempre meno e vengono tutti dalla California.
https://www.unicaradio.it/2020/11/tiktok-stringe-un-accordo-con-sony-music/