Il cervello degli animali complessi, e dunque anche il nostro, vanta un sistema di pulizia: il sistema glinfatico. Attraverso al quale riesce a rimuovere le sostanze nocive, cosa che a sua volta protegge lo stesso organo da malattie neurodegenerative, tra cui il morbo di Alzheimer. Questo sistema, che funziona per lo più quando dormiamo, è ora stato ripreso, per la prima volta, in 3D in un filmato ad alta risoluzione pubblicato sulla piattaforma YouTube.
I ricercatori ci sono riusciti utilizzando un tracciante fluorescente iniettato nel liquido cerebrospinale. Di conseguenza, ha raggiunto diverse parti del cervello di un maiale. Il tracciante è stato, poi, ripreso al microscopio una volta che si è distribuito lungo tutti i vasi sanguigni.
Quindi, una panoramica senza precedenti dell’architettura di tutto il sistema di pulizia del cervello di un grande mammifero.
Sistema glinfatico: ecco come funziona
Il sistema di pulizia del cervello, denominato sistema glinfatico, serve a prevenire le malattie e prolunga la vita, secondo gli scienziati. Ed è una caratteristica del cervello dei mammiferi più grandi e complessi. Poco si conosceva di questo sistema. Anzi si metteva in dubbio anche la sua esistenza.
Questo studio non solo conferma che esiste, ma fornisce immagini ad altissima risoluzione che ci fanno capire anche come funziona. Infatti, il liquido cerebrospinale accede, tramite un’area denominata spazio perivascolare: quella intorno ai vasi sanguigni, al cervello. E letteralmente lava via tutte quelle proteine di scarto che, non sono più richieste per il funzionamento. Ciò avviene soprattutto quando dormiamo e la cosa è testimoniata del fatto che, durante le ore del sonno, questa particolare area si espande. E un quantitativo maggiore di fluido tende ad attraversarla.
Sistema più attivo nei mammiferi più grandi
“Abbiamo scoperto che l’ingresso del liquido detergente nel cervello è concentrato lungo le pieghe del cervello. Quindi, ciò suggerisce che queste pieghe agiscono come vie per il sistema di pulizia. Abbiamo anche scoperto che il sistema di pulizia è molto più attivo nel cervello di maiale.”, spiega Nicholas Bèchet, un dottorando che ha partecipato agli studi.
Ricerca interessante per Alzheimer e Parkinson
Questa ricerca potrebbe rivelarsi utile anche nel contesto del morbo di Alzheimer, che viene provocato proprio da una di queste proteine che si accumula nelle placche. Nei cervelli funzionanti essa viene rimossa proprio da questo sistema di pulizia. Quindi, importantissima perché questa proteina, detta beta amiloide, viene prodotta di continuo. E deve essere smaltita ogni giorno prima che si accumuli.
Forse, in base a queste nuove scoperte, si potrebbero ideare nuovi trattamenti proprio per il Parkinson. E anche per malattie simili, causate dall’accumulo di materia tossica e prodotti di scarto nel cervello, come l’Alzheimer.