La metà degli agnelli macellati in Italia a fine dicembre sono sardi
Una indagine Contas, Consorzio di tutela dell’agnello di Sardegna Igp, rileva che la metà degli agnelli macellati in Italia a fine dicembre sono sardi. In particolare circa trecentomila sono marchiati Igp di Sardegna.
In altre parole l’agnello sardo Igp è il simbolo del menù natalizio nelle tavole degli italiani nel 2020. Grazie anche ai controlli capillari e alla promozione attuata dal Contas negli ultimi anni si è riusciti ad attutire i contraccolpi dati dall’ emergenza Covid.
Netto aumento dei dati che arrivano dai mercati tradizionali
Il risultato dell’indagine presenta un andamento positivo delle vendite in tutte le regioni Italiane. Allo stesso modo è positiva la presenza della denominazione d’origine sarda sulle principali insegne nazionali sia sul commercio tradizionale che su quello online. Inoltre sono in netto aumento i dati che arrivano dai mercati tradizionali come la Sardegna e il Lazio. Anche il trend di regioni come Lombardia e Piemonte che iniziano ad apprezzare sempre di più il consumo dell’agnello da latte si mostra positivo.
“Nonostante i contraccolpi economici dati dall’emergenza Covid – rileva il presidente del Contas, Battista Cualbu –, gli italiani in questo anno anomalo hanno comunque, nel limite del possibile, rispettato la tradizione infatti a dicembre, il mercato dell’agnello ha mantenuto il suo trend. Questo evidenzia anche che il lavoro svolto dal Consorzio negli ultimi anni sta dando i suoi frutti grazie agli investimenti in promozione per la sensibilizzazione dei consumatori che al giorno d’oggi sono più attenti nella ricerca del marchio di origine”.
“In questa annata anomala ed incerta solo dopo la stesura del Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) – spiega il direttore Alessandro Mazzette –, si è verificato uno sblocco degli ordini da parte dei grossisti con un immediato impatto sui listini. Tuttavia i prezzi rilevati all’ingrosso e al dettaglio si sono adeguati alle attuali condizioni economiche delle famiglie Italiane anche in virtù dell’ emergenza sanitaria”.