Scenario confermato dai Centri Caritas
“In famiglia siamo in 4: io, mio marito e i nostri due bambini. Da due mesi siamo fermi col lavoro e non ce la facciamo più. Aiutateci, per favore, con un po’ di spesa”. E’ solo uno delle centinaia di messaggi in queste ultime settimane da parte di famiglie che, con l’assenza prolungata del lavoro per via del lockdown, sono precipitate sotto la soglia di povertà. Precari, lavoratori in nero e a chiamata ma anche dipendenti appiedati.
Fino a ieri se la cavavano con le proprie forze, ora non ce la fanno a mettere in tavola un pasto al giorno.
Sono circa 4 milioni gli italiani in difficoltà alimentare che sono stati costretti a chiedere aiuto per mangiare durante le festività natalizie. Il doppio dello scorso anno secondo la stima di Coldiretti monitorato anche attraverso i centri Caritas. In difficoltà si trova un numero crescente di persone costrette a far ricorso alle mense dei poveri e più frequentemente ai pacchi alimentari, anche per le limitazioni dovute alla pandemia.Tra le categorie più deboli, bambini al di sotto dei 15 anni e anziani sopra ai 65. Fra i nuovi poveri, molti che hanno perso il lavoro o non hanno potuto accedere ai sussidi. Uno scenario, come riportano associazioni di volontariato, visibile anche alla chiusura di supermercati, dove decine di indigenti rovistano tra i rifiuti alimentari.