Sardegna: intervista a Michele Carboni in occasione di Affrica il centro di studi africani in Sardegna
Intervista a Michele Carboni uno dei fondatori del sito Affrica.org
Come nasce questa associazione? Quali sono i suoi scopi?
AFFRICA.org è un sito che nasce nel guigno del 2010 per iniziativa di un gruppo di soci di AFFRICA – Centro di Studi Africani in Sardegna (CSAS) – dal quale prende in prestito parte del nome. Ad animarlo, Michele Carboni e Marisa Fois (ideatori), Annalisa Addis e Marcella Tramatzu. Pricipalmente, nasce dalla iniziativa della professoressa Bianca Carcangiu, docente di storia dell’Africa presso la facoltà di Scienze Politiche a Cagliari. Il sito vuole raccontare l’attualità dell’Africa, sotto diversi punti di vista, quindi trovare tutto, lasciando spazio e dando spazio ai protagonisti diretti. Quindi, nella ricerca delle fonti cerchiamo di avere testimonianze dirette e poi non raccontando sempre le solite cose che si raccontano sull’Africa. La cultura, società, costume hanno degli stereotipi di immagine che ricorrono spesso ma non raccontano un continente che è enorme e che è estremamente interessante.
Come mai Affrica con due f?
Affrica è una variante di Africa. Molto comune soprattutto in Toscana ma è diventata sempre più raro nifatti sono quasi scompariti nell’uso parlato. Inoltre, raccontiamo dell’origine del nome, anche il nostro sito. La società CSAS già si chiamava così, abbiamo ripreso questo nome, poi ci piaceva.
Che tipo di iniziativa portata avanti?
Prima di tutto, c’è il nostro impegno maggiore verso la divulgazione. Quindi attraverso il sito noi vogliamo prima di tutto raccontare. Tutti noi lavoriamo all’Università o siamo impegnati insomma in ambito universitario. Il nostro impegno è quello di raccontare attraverso questo sito. Speriamo di passare ad iniziative pratiche, qualcosa l’abbiamo fatta anche in ambito di cooperazione internazionale però, cercheremo di fare altro. Non è sempre facile perché l’università e un mondo difficile diciamo molto complicato per tanti motivi. Il nostro impegno il vostro sotto la divulgazione speriamo di crescere.