Nel 2011 secondo la rivista Rolling Stone, è stato il più grande chitarrista di tutti i tempi, ed è al primo posto della lista dei 100 migliori chitarristi.
James Marshall “Jimi” Hendrix, nato Johnny Allen Hendrix (Seattle, 27 novembre 1942 – Londra, 18 settembre 1970), è stato un chitarrista e cantautore statunitense. È stato uno dei principali innovatori nell’uso della chitarra elettrica nella musica rock: durante la sua breve carriera è stato un precursore per le future evoluzioni della musica rock attraverso un’inedita fusione di blues, rhythm and blues/soul, hard rock e psichedelia.
Secondo la classifica stilata nel 2011 dalla rivista Rolling Stone, è stato il più grande chitarrista di tutti i tempi, ed è al primo posto della lista dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone, precedendo Eric Clapton e Jimmy Page. Due sue esibizioni, in particolare, sono entrate nell’immaginario collettivo: il suo esordio al festival di Monterey del 1967, in cui concluse la performance dando fuoco sul palco alla sua chitarra, e la chiusura del festival di Woodstock del 1969, durante la quale diede una originale reinterpretazione dell’inno nazionale statunitense. È stato introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1992.
La vera occasione di entrare a contatto con il dorato mondo del mainstream giunse proprio nel marzo 1964.
In quest’anno Hendrix venne reclutato come chitarrista della isley brothers band. Durante quel periodo Jimi ebbe occasione di suonare nelle registrazioni in studio per testify (21 maggio 1964), brano che da lì a poco sarebbe diventato un successo radiofonico. Tra il 1964 e il 1965 cominciò per Hendrix un interminabile mordi e fuggi da una band all’altra. Nel luglio 1965 firmò un accordo contrattuale della durata di due anni con la Sioux Records e il Copa management. Decise quindi di trasferirsi al village, seguendo così le orme di colui che da quel momento in poi divenne uno dei suoi “Fari” artistici ed esistenziali: Bob Dylan, di cui divenne grande appassionato; soprattutto a partire dall’ascolto dell’album Highway 61 Revisited.
Nel 1966 Hendrix formò il suo primo gruppo come leader sotto le insegne di jimmy james and the blue flames (alias the rainflowers).
In ottobre e novembre un tour di due mesi con i Joey Dee and the Starliters. Nel gennaio del 1966 entrò nei Kingpins, il gruppo d’accompagnamento del sassofonista R&B King Curtis. All’epoca lo strumentista più apprezzato nel suo genere, sempre a New York. Nonostante la dilagante instabilità del periodo, comunque, tutte le esperienze che lo videro protagonista gli servirono da rodaggio. Infatti queste gli consentirono di arricchire ulteriormente il suo già considerevole bagaglio chitarristico.
Hendrix e il suo nuovo gruppo richiamarono l’attenzione di una New York ancora troppo distante dai suoni e dagli umori della rivoluzione culturale e musicale che stava per esplodere sulla costa opposta degli states. Fondamentale fu poi la conoscenza con Frank Zappa. La leggenda vuole che fu proprio zappa a istruire Hendrix sulle prospettive offerte da un effetto per chitarra di nuova produzione; destinato a diventare famoso: il wah wah.
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