Intervista a Riccardo degli Isabelle Urla
In collegamento telefonico Riccardo degli Isabelle Urla. Il nome del gruppo si rifà a Isabelle un’entità non terrena, appartenente quindi a un mondo alieno. Secondo il gruppo la creatura giunge sulla terra e sopraffatta dallo scempio artistico che trova, urla tutta la sua rabbia. Il suo modo per comunicare è la musica.
Nel mondo dell’arte e della musica è difficilissimo poter avere un gruppo coeso, anche se non impossibile e gli Isabelle Urla ne sono una prova. Il gruppo nati nel 1996 si è modificato negli anni e ha subito anche delle battute d’arresto. Persone diverse hanno modi completamente opposti di pensare e spesso non è semplice trovare un punto d’accordo. Per questo il gruppo ha deciso di andare avanti nonostante tutto. I ragazzi, quasi tutti trentenni, sono figli della musica dei loro anni come ad esempio il punk anni Settanta.
Vi sono numerosi brani che il gruppo ha incluso nel nuovo disco, che anche se piuttosto datati descrivono ancora molto bene il loro spirito nel fare musica e nel vivere. Ossia quello di andare sempre avanti e non fermarsi a nessuna forma di pretesto commerciale. Il gruppo vuole essere sempre fedele a se stesso e vuole fare musica nonostante ci sia un momento di “glaciazione totale”.
Riccardo ha raccontato, durante l’intervista, la sua nascita cantautorale e poi l’amore per il punk e il rock. I suoi testi prendono vita dai libri letti e dai racconti di vita vissuti, dalle pagine del suo quaderno di appunti. A volte le canzoni nascono dai giorni di tristezza, proprio quelli che sembrano vuoti e invece regalano gocce di arte che poi diventano musica.