Salvatore Atzeni è nato a Monastir (Sardegna) nel 1944, ha compiuto gli studi presso il Liceo Artistico privato di Cagliari.
Ha insegnato in varie scuole disegno e storia dell’arte e contemporaneamente ha frequentato il conservatorio musicale Pierluigi da Palestrina di Cagliari, con il Maestro Massimo Gasbarroni studiando la chitarra classica.
Alla fine degli anni ’60 ha iniziato la sua attività artistica dividendosi tra mostre e concerti in Italia, Spagna, Francia, Germania e America.
Ha suonato con solisti di livello internazionale e, lui stesso, ha fondato vari complessi musicali in formazione di duo, trio, quartetto e quintetto. Sono state inoltre pubblicate due monografie che contengono una 160 opere, l’altra, 90.
È pittore, incisore e musicista, dal talento pragmatico e poliedrico. Le sue opere riflettono la visione che ha della vita, della realtà che lo circonda con le sue infinite domande, ma anche il rapporto personalissimo che ha instaurato coi grandi maestri del passato.
Opere a tema religiosi
E’ un artista divenuto famoso per le sue opere a tema religioso, un amore scaturito negli anni 70 quando ha iniziato a viaggiare in autostop per l’ Europa per poi fermarsi a Parigi, casa delle cattedrali gotiche, della quale ha incominciato a disegnarne.
Quando ha vinto il primo premio della Mostra estemporanea di Bonaria, Padre Luigi Belfiori gli chiese di fare un quadro che rappresentasse la scena di quando Paolo VI venne preso a sassate a Sant’Elia. Poi decise di realizzare dieci tele sui martiri; una si trova nella Cattedrale di San Martino a Candre e rappresenta il Santo che porge il mantello al poveretto, mentre a Pescara ha esposto la morte di San Martino. Qui in Sardegna è possibile vederle a Monastir, Sanluri, Orroli e San Sperate.
Cosa è l’Arte?
L’arte per Salvatore Atzeni è la massima espressione dell’uomo, che deve essere sostenuta da un’evidente capacità.