Cefalea- giornata mondiale del mal di testa

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Cefalea- giornata mondiale del mal di testa
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La cefalea non è una condizione che si scatena allo stesso modo per tutti. I segnali che caratterizzano un attacco di mal di testa sono molteplici e variano da persona a persona.

Possono generare oppressione e costrizione al capo fino ad arrivare alla parte superiore del collo, ma anche dolore profondo diffuso a tutta la testa oppure circoscritto tipicamente alle tempie, talvolta pulsante altre volte fisso, accompagnato in alcuni casi da altri sintomi come vomito, febbre, vertigini e fotosensibilità.

Questo stato spiacevole può durare da qualche minuto fino a molte ore, ripresentandosi a intervalli regolari o soltanto sporadicamente, anche a distanza di molto tempo.

La cefalea non è quasi mai provocata da un unico fattore. Ad influire sono elementi genetici, anatomici, ormonali, sociali ed ambientali, capaci di innescare le alterazioni dei meccanismi del dolore.

Giornata Nazionale del Mal di Testa

la Giornata Nazionale del Mal di Testa ha lo scopo di informare il paziente e renderlo consapevole delle azioni da intraprendere per contrastare la patologia e migliorare complessivamente la qualità della vita propria e dei suoi familiari.

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la cefalea, spesso chiamata comunemente mal di testa, colpisce 1 persona su 2, con episodi che si verificano almeno una volta l’anno. L’incidenza del disturbo è maggiore (fino a 3 persone su 4) nella fascia di età tra i 18 e i 65 anni. Tuttavia anche le fasce più giovani della popolazione non sono risparmiate: oltre il 40% dei ragazzi è colpito da cefalea mentre 10 bambini su 100 soffrono di emicrania, una forma comune di cefalea primaria.

Non solo il mal di testa è doloroso, ma è anche disabilitante. In particolare, l’emicrania è stata identificata dall’Oms come la malattia che causa maggiore disabilità nella fascia di età tra 20 e 50 anni, ossia nel momento più produttivo della nostra vita.

«In Italia l’emicrania colpisce circa 6 milioni di persone, ossia il 12% della popolazione – sottolinea il professor Gioacchino Tedeschi, Presidente della Società Italiana di Neurologia (SIN).

Numeri importanti che non ci hanno fatto desistere  dal voler cercare di colmare il bisogno di informazione legato a questa patologia per la quale una diagnosi precoce può davvero impattare positivamente sull’evoluzione della malattia, poiché evita importanti conseguenze quali la cronicizzazione del disturbo e l’abuso di farmaci».

 

 

About Nicola Saba

Mi chiamo Nicola e dopo il diploma magistrale ho intrapreso gli studi di Scienze della Comunicazione presso la Facoltà di Cagliari

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