Le lorighittas sono un tipo di pasta tradizionalmente sarda ed hanno una storia molto particolare e curiosa
Origini
Alle pendici del monte Arci, nella Sardegna occidentale, sorge il paese di Morgongiori in provincia di Oristano, di circa 800 abitanti, conosciuto a livello regionale per i suoi tappeti e arazzi artigianali. Questo paesino, in realtà, custodisce anche un segreto che viene tramandato di generazione in generazione, ovvero la ricetta e la tecnica di preparazione della lorighittas, una pasta dal formato speciale, intrecciata a mano, che può essere considerata una vera e propria perla della tradizione gastronomica sarda.
Le lorighittas, tra tradizione e racconti popolari
La prima testimonianza scritta riguardante le lorighittas risale al XVI secolo, all’interno di un rapporto sulle attività economiche regionali stilato per il re di Spagna, che all’epoca aveva il controllo su gran parte del Sud Italia, tra cui Sardegna, Napoli e Sicilia. In questo documento veniva infatti menzionata una particolare pasta sarda, intrecciata e a forma di anello. La tradizione delle lorighittas fu a lungo legata alla celebrazione della festa di Ognissanti, il 1° novembre.
Era inoltre consuetudine che le donne del paese si radunassero nelle cucine, nei giorni precedenti, e trascorressero il tempo insieme. In quei momenti impastavano farina di semola e acqua e intrecciando la pasta su tavoli di legno. Le lorighittas si disponevano poi su canestri di vimini, con un ordine ornamentale che ricordava i centrini di pizzo, e lasciate ad asciugare. Era durante questo momento di attesa che si procedeva con la preparazione della salsa. Cioè un sugo di pomodoro arricchito con carne di galletto ruspante, a volte sostituito con carne di maiale o di cinghiale nelle famiglie più abbienti.
Preparazione
In una terrina versate la semola e circa 4 pizzichi di sale; un po’ alla volta aggiungete l’ acqua e lavorate con le mani fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo. Preparate degli spaghetti assottigliandoli sulla spianatoia. Ora prendete uno spaghettino e fategli fare due giri intorno al dito indice e medio uniti. Con una leggera pressione fermate l’ anello e tagliate la parte in eccesso. Tenete l’ anello con una mano mentre con l’altra arrotolate i due anelli intrecciandoli. Metteteli a riposare su canovaccio.