Maria Marikó Corona, autrice de Le ali in prestito, parla oggi del suo libro e del suo significato più nascosto
Le Ali in prestito sono una raccolta di novelle/ racconti di Maria Marikó Corona. La raccolta ha come caratteristica un forte introspezione.
Per Mariķó è quasi più una raccolta di emozioni, di fatti accaduti, di esperienze. Ritiene che tutti possano ritrovarsi un po’ nella sua opera.
Nel libro ci sono due personaggi, Teresa e Gennaro. I due raccolgono appunto questi racconti. In particolare Teresa è in sedia a rotelle e con questa sedia raccoglie appunto i racconti. Questo impedimento fisico però non le impedisce ovviamente di sentire tutti i pensieri che si depositano nell’ aria così come le emozioni intorno a sé.
Il libro è fondamentalmente un viaggio nell’ animo di tanti personaggi che ricercano l’ armonia con il cosmo e la sua mania. Tutto è in costante movimento.
La comprensione
Secondo l’ autrice bisogna avere la mente aperta per poter comprendere la sua opera e non è sempre facile. Tutto ciò che si tocca e altri hanno toccato lascia qualcosa e si imprime di emozioni.
Ogni cosa vuole comunicare e comunica qualcosa se la si vuole ascoltare. Fanno vedere le cose sotto altri punti di vista. Magari fino ad allora sconosciuti. Sicuramente un libro di profonda analisi d’ animo.
I personaggi
Teresa e Gennaro vivono in una casa di riposo per scelta. Hanno in comune l’ utilizzo del dialetto napoletano. Hanno anche un animo sensibile. Loro mettono inoltre una mano sul cuore e grazie proprio al dialetto non hanno difficoltà ad esprimersi. I due protagonisti non conoscono per niente i personaggi dei racconti. Non in tutti i racconti i personaggi hanno un nome perché per Maria Marikó non è necessario un nome per fare la storia.
Il lettore ideale
Per Maria il lettore ideale e chi ha voglia di leggere, di capire e di andare oltre e di guardare le cose da un’ altra prospettiva.