Mauro Ottolini è un musicista amante del jazz molto conosciuto e autore di moltissimi progetti: si dichiara un africano mancato
Il protagonista
Mauro Ottolini (Bussolengo, 14 aprile 1972) è un trombonista, compositore e direttore d’orchestra italiano di musica jazz.
Si diploma nel 1993 presso il conservatorio di Verona in trombone accompagnato dalla pianista Renza Tavernini. Segue i corsi di perfezionamento di Michel Becquet.
Dal 2002 collabora e partecipa con diverse formazioni musicali e musicisti Jazz. Tra i molti Frank Lacy, Trilok Gurtu, Kenny Wheeler, Han Bennink, Carla Bley, Steve Swallow, Tony Scott, Maria Schneider e Gary Valente. Collabora anche con alcuni grandi nomi della black music come Grace Jones, Gino Vannelli, Emy Stewart, Joe Bowie.
Il suo primo progetto discografico è del 1998, Otto Funk, in cui suona con un rapper, e si trasforma ed evolve diventando il suo primo cd Jazz Funk del 2005, dove virtuosismi e assoli fan da cornice a funk e acid jazz. In Ecologic Island invece si cominciano ad apprezzare le doti di arrangiatore e poli strumentista e In Slide Family del 2007 Ottolini è direttore di una formazione composta da undici tromboni, due batterie e un deejay esperienza che lo porta a formare l’ Ottovolante con cui, tra un cd e numerosi concerti, omaggia la musica italiana del varietà.
I Sousaphonix
Nel 2008 fonda il gruppo musicale Sousaphonix con cui inizia a studiare più a fondo la polifonia o sousafonia e, soprattutto, da un indirizzo al suo percorso da arrangiatore e direttore. La musica dei Sousaphonix utilizza numerosi strumenti musicali non convenzionali. Ad esempio nel cartone musicale Chubanga con conchiglie. Sassofono di bambù. Flauto shinobue. Le pietre sonore di Pinuccio Sciola e strumenti artigianali sardi. Con i Sousaphonix incide Sousaphonix del 2009 un album tra il blues, il reggae, le musiche della tradizione popolare italiana, Duke Ellington e le sperimentazioni sonore. Un anno più tardi esce The Sky Above Braddock tratto da un racconto di Mario Calabresi. Questo è il primo concept album del gruppo e la prima colonna sonora del cartone The Workman blues. Nell’edizione 2011 del Premio Videoclip Italiano vince nella categoria Miglior Montaggio.
Il progetto
Nel 2012 con il gruppo Sousaphonix dà vita al loro terzo progetto, un omaggio a Bix Beiderbacke e al jazz degli anni 20. Mauro Ottolini forma un sestetto per lavorare, in maniera filologica, ai brani meno famosi dove Beiderbacke appariva come membro dell’orchestra o come solista. Alcuni brani originali e il secondo movimento di Ebony Concert di Igor Stravinsky . La vera matrice del progetto è la musica dal vivo. Senza barriere o camere separate. Senza la possibilità di correggere eventuali errori, suonando strumenti tipici dell’ epoca e del genere come il banjo, il sousafono, e la cornetta.
Per il progetto Mauro Ottolini e Vanessa Tagliabue Yorke scrivono un breve romanzo di fantasia da cui ne nasce la musica per un film invisibile. Questo oi verrà prodotto come un cartone. Con il cd Bix Factor il mondo del Jazz italiano lo riconosce miglior musicista dell’ anno. I Sousaphonix sono al secondo posto tra i gruppi italiani. Il cd “Bix Factor” è stato votato al terzo posto tra le uscite discografiche dell’ anno.