In una eco-città non possono mancare: diritto alla mobilità dei cittadini, integrazione tra tecnologie, connettività personale, verde urbano.
Le eco-città non possono più essere solo un’idea utopica. Possono e devono trasformarsi in realtà, come alcune città stanno già facendo. Quando Michael Bloomberg, inviato speciale Onu ha dovuto definire la città del futuro, ha posto l’accento su “nuovi modelli di edilizia, trasporti, uso del terreno e produzione e consumo di energia”.
“Fornendo a città e nazioni gli strumenti per costruire un futuro urbano che realizza un modello di città sostenibile, che può diventare così laboratorio del cambiamento”. Secondo Bloomberg, le città del mondo potrebbero ridurre le emissioni di oltre un miliardo di tonnellate all’anno di CO2 entro il 2030. Purché si facciano furbe, anzi, intelligenti. Eco-città, appunto.
Le soluzioni a disposizione degli amministratori per rendere una città sostenibile all’interno dei centri urbani sono davvero molte e spaziano dall’applicazione delle ultimissime tecnologie all’incentivazione dei cambiamenti delle abitudini. Ci sono tante buone idee ma alcune non possono proprio mancare se vogliamo una eco-città.
Cosa non può assolutamente mancare
Wi-fi su tutto il territorio. Controllare le email, leggere il giornale online, controllare gli orari dei bus diventa più facile quando c’è un’area wi-fi pubblica, come già ne esistono a Milano e Roma.
Coworking. Sono locali a disposizione dei lavoratori autonomi, dotati di tutto ciò che serve a livello professionale. L’ultima novità è il coworking con asilo nido, realizzati a Bologna, Milano e Roma. Alcuni coworking stanno puntando sulle nuove tecnologie, la progettazione e l’uso di software/hardware open source come Arduino.
Consumo di suolo zero. Riqualificare e ammodernare le strutture esistenti utilizzando le ultime tecnologie a disposizione. La Toscana è stata la prima regione a dotarsi di una legge contro il consumo di suolo. Progressivamente diverrà un tema sempre più tenuto in considerazione nelle grandi realtà urbane.
W la domotica e l’internet delle cose. La casa – o addirittura un intero quartiere – diventa ‘intelligente’. Sistemi elettronici di controllo della temperatura, degli inquinanti e dell’umidità, controllo antincendio, sicurezza e intrusioni, controllo dei bebé, dei vari elettrodomestici a distanza. Il controllo a distanza ha raggiunto la nuova fase dell’internet delle cose, con cui sarà possibile gestire, controllare, programmare il funzionamento degli oggetti via web.
Tetti verdi e orti urbani. Incentivare il verde nelle città, sia per assorbire la CO2 che per abbellimento. I tetti ricoperti di verde aiutano a ridurre il caldo negli edifici d’estate e ad isolare parzialmente d’inverno, mentre gli orti in città sono un piccolo aiuto antistress che fa anche risparmiare denaro rispetto a chi deve comprare tutto facendo la spesa.
Telelavoro. Sveglia, colazione e direttamente a lavoro senza uscire di casa. Può avere dei pro e dei contro, sicuramente lavorare da casa e via web è un modo per ridurre il traffico e l’inquinamento automobilistico. Si tratta di un’opportunità in più che favorisce nuova modalità organizzative e di gestione del personale da parte delle aziende.
Altre idee per migliorare il mondo
Code elettroniche. La versione hi-tech del numero sul foglietto, che permette di evitare di stare fisicamente in fila. La prenotazione avviene a distanza così prima di pagare le bollette si può fare la spesa o prendere un caffè.
Documenti digitali nella pubblica amministrazione. Carta, carta e ancora carta. Il terzo millennio dovrebbe dire basta ai documenti cartacei quando li si può facilmente sostituire con file elettronici da scaricare e salvare su uno smartphone.
Scuole come luoghi di cultura e servizi, aperte anche il pomeriggio. Immaginare i plessi scolastici come luoghi di aggregazione post-lezione, con corsi aperti, spazi di socialità e per lo sport, la lettura, l’informazione e la cultura.
Mini-rinnnovabili e tecnologie per risparmio energetico. Il futuro dell’energia è mini. Fotovoltaico, solare termico ma anche microeolico sugli edifici sono soluzioni architettoniche che utilizzano poco spazio per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
Raccolta differenziata smart per premiare/punire cittadini e aziende. Una realtà già diffusa in numerosi comuni italiani, vede la città americana di Chicago puntare all’innovazione ‘smart’: cassonetti con compattatore incorporato dei rifiuti, alimentato a energia solare da pannelli posti sulla copertura. Possono contenere fino a cinque volte la quantità standard di rifiuti e un sistema di allerta avverte la centrale quando sono pieni, riducendo gli spostamenti dei mezzi di raccolta.
Micro-pagamenti via smartphone e web. Si potrebbe sfruttare il sistema dei cellulari o le app per un pagamento più veloce di una carta di credito: ciò renderebbe molto più spedite tutte le operazioni di cambiamento di mezzi di trasporto.
Una tessera unica. Alcune città stanno sperimentando la creazione di una tessera che permetta di utilizzare metropolitana, tram, bus, car sharing e bike sharing, capace di consentire anche l’uso di veicoli in condivisione, cosa che faciliterebbe decisamente l’impiego di diverse modalità di spostamento.