Calcutta è la voce della nostra generazione.
Edoardo D’Erme, in arte Calcutta, ha 26 anni e arriva dalla periferia di Roma. Latina, Pomezia, città nate nel Ventennio fascista o negli anni Cinquanta. E ne racconta tutta la disperazione in “Mainstream”. Melodie tra il cantautorato eccellente e una visione intima: “Perché una cosa divertente non può farti piangere?”
Da qualche anno nel sottobosco musicale romano, nel quartiere più hip e chiacchierato, il Pigneto, si parla di questo cantautore. Bravo, poco allineato, poetico strano. Calcutta è già stufo di quell’immagine e con il nuovo lavoro, più pulito, arrangiato e suonato professionalmente, vuole smentire l’estetica “purista” dell’esordio tra fai da te e bassa fedeltà.
Calcutta esegue dal vivo “Frosinone” in acustico, brano tratto dall’album “MAINSTREAM” (Bomba Dischi/Pot Pot).
Video registrato presso il Meditur Hotel (Cagliari)
Girato da Andrea Siddi e Giacomo Stefanini
Un viaggio al termine della notte senza meta, attraverso le strade vuote di una Latina deserta, privata del tutto delle persone che la animano durante il giorno. Edifici, monumenti, alberi, case, automobili, scorrono veloci, e non sono solo scenografia, contorno, ma immagine dopo immagine si trasformano nel detonatore tramite cui far esplodere il crescendo agrodolce di questo brano di Calcutta, terzo estratto dal suo nuovo album “Mainstream”, uscito il 30 novembre 2015 per Bomba Dischi in collaborazione con Pot Pot Records