E ci sussurra il vento il nuovo album di Davide Casu il cantautore sardo vincitore del premio Parodi del 2015
Davide Casu è nato ad Alghero, il 16 gennaio 1983, si forma negli ambienti artistici e culturali tra Alghero, Torino e Madrid.Si iscrive alla facoltà di lettere e filosofia del capoluogo piemontese, dove fonderà gli ésthesis, con una felice esperienza compositiva e concertistica che si concluderà nel 2006.
Tornato in Sardegna, continua ad esporre e scrivere; nel 2011 pubblica C’eran los Suelgius, opera letteraria in tre lingue, nel settembre seguente vince il Premio Pino Piras per la nuova canzone algherese. Nel 2013 pubblica Cabudianas con la casa editrice Nemapress e nel 2014 vince il Premio Sari con la poesia Torì, ed il Premio Italia mia, sezione narrativa, col racconto Il ritorno.
Sempre nello stesso anno esce nelle librerie col romanzo Baddes, nel 2015 segue una raccolta di poesie dal titolo Hablando con Castilla. Nell’ottobre del 2015 è finalista al PREMIO ANDREA PARODI, di respiro nazionale, dove vince il premio per il miglior testo e il premio per la miglior musica, con la canzone Sant’Eulalia.
“Sono un cantautore che scava nella tradizione ma si spinge oltre – sostiene Davide Casu – l’attenzione al testo è preminente. Lavoro con le parole, ne studio la capacità di produrre senso e assieme suono. Alcuni dei miei testi, se recitati, hanno esattamente l’andamento delle musiche adagiate su di queste”.
“E ci sussurra il vento” è un inno al cantautorato, alla poesia, alla naturalezza della vita, alla sua quotidianità. Attimi di profonda meditazione a cui seguono momenti di follia sonora, grazie all’accompagnamento di musicisti del calibro di Marcello Peghin, Salvatore Maltana e Tore Mannu, nomi eccellenti del nostro panorama musicale, non solo sardo e non solo Italiano.
Partecipare e contribuire alla realizzazione di questo Album è una scelta coerente per chi crede ancora nel cantautorato di qualità, per chi vuole innovazione, per coloro che la sera vogliono rientrare a casa e ascoltare la musica e l’arte nel loro ruolo di analisi della società, sognare il proprio mondo intravedendone un altro, lì a qualche nota di distanza.