Nuova iniziativa della CTM : il progetto ZeEUS per una mobilità a zero emission per i pulman del capoluogo sardo
Cagliari è la maggiore città della Sardegna con circa 155.000 abitanti; città industriale, commerciale, turistica, vanta tra l’altro una delle spiagge più belle d’Italia, il Poetto. Da sempre all’avanguardia per la qualità del servizio di trasporto pubblico offerto, e’ una delle 15 città italiane con una rete filoviaria, attiva dal 1952.
Negli anni 80 fu tra le prime a scegliere la strada del rinnovo integrale della flotta filoviaria, acquistando in piu’ riprese ben 51 vetture: 15 filo veicoli Inbus Marelli, e 36 Fiat 2470 Socimi, analoghi agli esemplari circolanti a Modena e a Milano, che hanno terminato il servizio nel 2016. L’azienda dei trasporti cagliaritana, il CTM, e’ una delle prime in Italia a conseguire la certificazione del servizio offerto, secondo la norma UNI 13816. Le linee attualmente in esercizio sono tre: le due circolari 30 e 31 dalla stazione RFI di Cagliari per Quartu S. Elena, che possono essere inserite tra le linee portanti della rete cagliaritana, e la linea 5, che collega via Cinquini, nella zona del parco S. Michele a nord del centro storico, a via Vergine di Lluc, nei pressi dello stadio S. Elia e al viale del Poetto, passando per via Roma.
IL PROGETTO ZeEUS
Molto sensibile alle innovazioni, la città di Cagliari e’ stata scelta come uno dei 10 siti dimostrativi del progetto ZeEUS ( Zero Emission Urban bus System ), un progetto europeo di soluzioni di elettrificazione per le reti urbane per facilitare la diffusione sul mercato di autobus elettrici.
Il progetto ZeEUS ha una durata di 42 mesi ( da Novembre 2013 ad Aprile 2017), vede come coordinatore UITP, e ha un budget di complessivi 22, 5 mln € ( di cui 13,5 mln. di cofinanziamento EU), con 40 partner e 10 siti dimostrativi ( Cagliari, Barcellona, Bonn, Londra, Munster, Parigi, Plzen, Randstad, Stoccolma, Varsavia). Cagliari, che e’ uno dei siti dimostrativi ha voluto puntare ancora sul filobus, ma con l’importante novità di una marcia autonoma a batterie che consentisse di svolgere servizio in modalità full electric alla stessa velocità commerciale per tutto l’arco della giornata, anche in tratte sprovviste di linea aerea.
La linea scelta per il test dimostrativo e’ la linea 5, ridenominata linea 5 ZeEUS, ritenuta interessante sia come percorrenza che come profilo altimetrico e in particolare modo per la possibilità di prolungamento verso le spiagge del Poetto. Località decisamente frequentata soprattutto nei mesi estivi, il Poetto vede in questo periodo un sensibile aumento delle frequenze delle linee automobilistiche ( in particolare PQ e PF).
La sperimentazione viene effettuata nell’arco dell’intero anno e per questo motivo la linea 5 e’ stata dotata di due differenti programmi di esercizio per l’estate e per l’inverno. In ambedue i programmi e’ prevista la percorrenza di tratti senza linea aerea: di 1,2 km in inverno, nella tratta centrale della linea, pur attrezzata con bifilare ; in estate, a questo tratto si somma l’estensione stagionale della linea 5, per un tratto di 4,9 km oltre il Capolinea di via Vergine di Lluc fino al Poetto, e di circa 3,9 km al ritorno. Altrettanto interessante e’ la percentuale programmata di percorso effettuato in marcia autonoma.
Lo sviluppo della linea 5 risulta essere nel periodo invernale di 17,1 km ( andata e ritorno), con il 14 % del percorso in marcia autonoma, mentre nel periodo estivo lo sviluppo della linea e’ di 25, 6 km, ma con un percorso programmato in marcia autonoma del 44,5 %! . La velocita’ commerciale prevista per la linea 5 ZeEUS e’ di 13,3 km/h e la frequenza di 8 minuti. sia in estate che in inverno. Data la lunghezza del tratto senza linea aerea, e’ stata prevista al capolinea del Poetto una stazione di ricarica, costituita da un portale che sorregge un tratto di 1,5 m di bifilare, dotato di 2 tegoli per facilitare la manovra di connessione alla linea.
In 8 minuti, il tempo di sosta al capolinea, il filobus ricarica le batterie, in modo da raggiungere senza problemi il dove vengono di nuovo collegate, e in modalità automatica, le aste al bifilare. Stessa manovra per il tratto centrale della linea.