In Italia ne esistono poche, all’estero invece ci sono tante tradizioni universitarie bizzarre che ogni anno vengono onorate dagli studenti.
Negli Stati Uniti, dove la cultura universitaria ruota intorno a tradizioni secolari che si tramandano alle diverse generazioni di studenti. Queste usanze, per quanto bizzarre possano sembrare, contribuiscono però a creare un legame tra gli studenti e l’ateneo, un vero e proprio segno di appartenenza e di orgoglio. Vediamole insieme.
Ohio State University – Il salto nel lago. Ogni anno, una settimana prima della partita contro i loro acerrimi rivali dell’università del Michigan, si tuffano nel lago del campus! Questa, secondo la tradizione, succede in una notte di fine novembre, con la temperatura esterna spesso sotto lo zero! Durante il bagno, gli studenti bevono alcolici e cantano a squarciagola le canzoni della loro squadra del cuore.
Barnard College – Il grande sub. Il Barnard College, un istituto privato femminile di New York city, ha una tradizione unica che coinvolge un panino gigante! Nello specifico, si tratta di un grande “sub sandwich”, ovvero un lungo rotolo di pane italiano o francese, diviso in larghezza in due pezzi, disposto a “v” su dei tavoli e riempito con una varietà di carni, formaggi, verdure, condimenti e salse. Il sub preparato ogni anno al Barnard College è lungo oltre 200 metri e ogni studentessa del piccolo college deve contribuire a mangiarlo e finirlo tutto come buono auspicio per l’anno accademico.
Texas A&M University – Il falò “Aggie”.
Questa è una tradizione che è stata bandita dall’università in questione a causa dei pericoli che comporta. Nonostante questo molti studenti ne hanno comunque organizzato una “non ufficiale” fuori dal campus. La loro rivalità con l’università del Texas ha ispirato la creazione di questo falò gigante a forma di pupazzo. Una tradizione che ha avuto inizio nel lontano 1909.
Si tratta di un evento molto popolare in Texas, che richiama ogni anno folle enormi (a volte, anche 70.000 persone). Come detto prima, però, si tratta di una tradizione molto pericolosa. Nel 1999, durante la costruzione di questa pila di tronchi, ci furono 12 morti e 27 feriti. Da allora l’ateneo ha proibito l’evento, ma la versione “non ufficiale”, che utilizza uno stile di costruzione più sicuro, raduna folle di 15.000 spettatori.
Ascolta il podcast per conoscerle tutte!