Pretziada è uno “storytelling” e un quartier generale, nato per esaltare design e artigianato, cibo e arte dalla e sull’isola.
Anticipazioni lungo un viaggio che è importante quanto la meta. Una dichiarazione d’amore per la Sardegna a caccia di nuove estetiche ai margini del contemporaneo. Tutto incorniciato dal marchio Pretziada.
Pretziada, in sardo, significa ‘preziosa’. O da pagare a caro prezzo. Fra spiagge elette come le più belle d’Italia, coste mozzafiato, ma anche disoccupazione, corruzione della pubblica amministrazione nonché forte presenza di basi militari. La Sardegna è un diamante circondato da insidie. Ne sono consapevoli Ivano Atzori, artista, nato da genitori sardi e cresciuto a Milano, e Kyre Chenven, californiana, scenografa e manager. Background nell’industria della moda, del set design e dell’hospitality.
I due hanno alle spalle carriere a Milano e New York, passando per la Toscana, dove per tre anni hanno portato avanti progetti legati all’arte e lavorato nel campo dell’agricoltura e del turismo. Esperienze ora archiviate per conquistare la preziosità dell’isola, ovvero la vita lontana dai ritmi metropolitani. Fra le mille difficoltà di chi crea un’attività nella regione, la passione è più forte, unita a un’idea tutta personale di turismo culturale.
Kyre e Ivano analizzano le facce della terra mitica quanto di quella reale, facendo i conti con l’immagine tipica di un sud Italia arretrato: quella di una regione italiana maglia nera per disoccupazione e infrastrutture. E lo fanno decostruendo miti e cronache dell’immaginario collettivo italiano, con servizi fotografici e narrazioni su arte, artigianato, paesaggio. Abiti tradizionali convivono con carne pronta da cuocere; seguono terre bruciate da disoccupati disperati, le stesse dove lavorano giovani designer.