Nel 2012 ha fatto la sua comparsa sul web un nuovo sito chiamato in modo insolito, Lollove. C’è chi ha pensato che fosse un gioco di parole tra Lol e Love e lo pronuncia in inglese: “lollòv”. Intervista al fondatore Andrea Tramonte.
In realtà è il nome pop di un piccolissimo borgo medievale che si chiama appunto Lollove, distante circa quindici chilometri da Nuoro e che di pop non ha assolutamente nulla. Ci abitano ormai poche persone. Perlopiù anziane, e le abitazioni spesso sono ruderi distrutti e abbandonati ai bordi di stradine in pietra ricoperte di erbacce. Una combinazione di costruzioni antiche e paesaggio naturale che, sarà banale da dire, sembra essere letteralmente fuori dal tempo. Su questo luogo abbiamo fantasticato molto nei mesi precedenti l’uscita del sito.
Un po’ perché non ci eravamo mai andati e cercavamo di immaginare come fosse di preciso e quali sensazioni potesse dare passeggiare in un luogo dove quasi non c’è, come si suol dire, anima viva. Un po’ perché quel paese è diventato un luogo simbolico, quasi una visione estremamente esasperata di una terra come la Sardegna da cui molti giovani vanno via per mancanza di opportunità e che sembra non avere un futuro luminoso – proprio come Lollove, che continua a esistere in qualche modo ma lo fa seguendo quasi alla lettera la maledizione che alcune suore le rivolsero dopo essere state cacciate dal borgo: “non crescerai e non morirai mai”.
Non è un caso che quel paese abbia dato il nome a un progetto pensato in primis da due giornalisti che vivono situazioni opposte ma in qualche modo convergenti.
Una che ha lasciato la Sardegna per cercare di costruire il proprio percorso lavorativo nella speranza di poter tornare, uno (io) che è rimasto nell’Isola perché ha scelto di vivere e provare a lavorare qui ma che ha sempre la tentazione forte di andare via. Da queste due spinte, uguali e contrarie, nasce la tensione ideale dell’iniziativa. Insieme a leggerezza – Lollove esprime leggerezza e gioco – e la voglia di avere uno spazio personale e collettivo dove scrivere quello che ci piace, come ci piace, attribuendo un senso ad ogni singolo articolo.
Lollove è un progetto editoriale piccolo e indipendente che però ha delle belle ambizioni
A cui dare corpo nel corso del tempo col passo lento che ci è consentito in questa fase iniziale (e poi il passo lento ben si accorda a un paese in cui praticamente non si muove foglia). È innanzitutto un blog che ora è un cantiere aperto di cui stiamo iniziando a costruire le fondamenta. In prospettiva è un magazine cartaceo, di cui contiamo di far uscire il numero zero di presentazione entro l’estate.
E poi una serie di eventi, legati all’uscita dei numeri cartacei. Per maggiori approfondimenti sugli obbiettivi del progetto vi rimando all’editoriale scritto a quattro mani. Abbiamo pubblicato anche un reportage da Lollove che vi invito a leggere se volte approfondire la conoscenza del paese.