Giulio Landis è stato intervistato per il cuncambias festival 2016, che si terrà a Luglio a San Sperate
L’ evento
Da martedì 26 a domenica 31 luglio 2016 torna, a San Sperate, Cuncambias – Festival di Cultura Popolare. “Da questa parte del mondo” è il titolo della rassegna che taglia quest’ anno il traguardo della tredicesima edizione e viene dedicata al ricordo di Pinuccio Sciola e del cantautore Gianmaria Testa. Parte fondamentale dovrà giocare Giulio Landis, il direttore artistico del festival.
La tredicesima edizione
La tredicesima edizione di Cuncambias si apre all’ insegna del ricordo, dell’affetto e della voglia di una comunità di fare i conti con la propria storia e il proprio futuro.
Non a caso, l’anteprima del Festival è interamente dedicata a Pinuccio Sciola, artista di San Sperate scomparso il 13 maggio scorso, con un incontro intitolato “Fillus de unu muru biancu” a cui prenderanno parte tanti amici del grande artista sansperatino.
Ci sarà poi la giornata dedicata a Gianmaria Testa. Essa si svolgerà con l’attore Giuseppe Cederna e Paola Farinetti, compagna di vita e di lavoro di Gianmaria, che ci racconteranno il grande cantautore piemontese, e poi il concerto finale dove diversi cantautori e musicisti isolani interpreteranno alcuni dei suoi brani più amati.
Per il teatro, e per la compagnia di casa, un momento importante sarà la centesima replica dello spettacolo “Not’ e Incantu” di Antas Teatro, per la regia di Giulio Landis, con in scena Stefano Farris e Pino Mameli, piece per l’occasione in una veste davvero speciale. Avremo quindi avremo il debutto del nuovo progetto “De custu mundu”. Poi un reading/concerto con Elena Ledda, Lia Careddu, Giacomo Casti, Mauro Palmas e Arrogalla. Questo attraverserà la grande letteratura e la grande musica isolana in chiave ultra-contemporanea; ci sarà dunque la performance teatrale “Passagem” curata da Maria Benoni.
Un altro momento molto partecipato sarò l’appuntamento quotidiano con le storie di Andrea Serra. Esso ogni giorno ci proporrà poi uno spunto e una suggestione diversa a partire dai temi di quest’ edizione; ci saranno le animazioni musicali di strada di Mimmo Lussu, Efisio Puddu, Gianluca Piras; i laboratori di Fabrizio Lo Bianco, Marco Peri e NoArte; le operazioni artistiche open-space di Raffaele Muscas e Attila Kleb. Il murales dedicato a Testa e Sciola, che l’ artista catalano Oriol Caminal Martinez realizzerà nei giorni del Festival.
La chiusura
Quindi si arriverà alla chiusura del Festival, simbolicamente dedicata a Pinuccio. Ci sarà appunto il concerto del Tenores di Neoneli, con la partecipazione di Andrea Schirru, Orlando e infine di Eliseo Mascia.
Come sempre, non mancheranno la convivialità e la buona cucina (a chilometro zero e rigorosamente biodegradabile!). Esse renderanno il Rione di San Giovanni un pezzo di mondo magico, accogliente e inclusivo.
Il protagonista
Giulio Landis è un attore, regista e direttore artistico della compagnia Antas Teatro. Di essa è socio fondatore. In oltre trent’ anni di attività ha ideato, organizzato e curato la direzione artistica di importanti rassegne e festival. Tra queste Segni e Cultura, Laconi in scena e il Festival di cultura popolare Cuncambias.