Zoe Pia, classe 1986, nasce a Mogoro, in Sardegna. Giovane e brillante compositrice e musicista.
Zoe, all’età di nove anni, si avvicina al clarinetto per la prima volta dopo averne ricevuto uno in regalo. Ed è subito “amore a prima vista”. Inizia così una forte passione che la porterà a studiare e successivamente diplomarsi in clarinetto presso il Conservatorio di Cagliari. Prosegue il perfezionamento al Conservatorio di Rovigo con la specializzazione in Clarinetto Solistico e in Musica da Camera, ottenendo il massimo dei voti e la lode.
Grazie alle esperienze nella musica contemporanea e nel live electronics nasce il bisogno di avvicinarsi alla composizione. A Rovigo inizia gli studi di composizione e approccia al Jazz dopo aver suonato Hot di Franco Donatoni a fianco di Marco Tamburini. Il suo interesse verso la musica improvvisata la porta a studiare la cultura afro-americana con Mauro Negri, Nico Gori e Fabio Petretti.
L’esperienza presso l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, è stata particolarmente significativa. Seguita dai Seminari Internazionali dell’Accademia Chigiana, dell’Accademia Internazionale di Siena Jazz, ma anche dai Seminari di Nuoro Jazz e dall’incontro ravvicinato con la cultura popolare spagnola. Tale avvicinamento si inserisce nei sei mesi di studio presso il Conservatorio Superior de Musica de Murcia.
“Shardana” è questo il titolo del primo album discografico di Zoe Pia, frutto di un’accurata ricerca sulla Sardegna.
Un lavoro durato diversi anni. Un lavoro di analisi sui miti, leggende e luoghi legati al popolo sardo, uscito con l’etichetta veneziana Caligola Records. Zoe ha colto tanti suoni diversi. Dai mamuthones in processione, alle campane della Chiesa di Mogoro. È questa la Sardegna che viene raccontata nell’album, l’anima dell’Isola.
Per maggiori informazioni http://www.zoepia.it/
L’album è composto da nove tracce:
- Shardana
- S’Accabadora
- S. Maria Carcaxia
- Sa Dom’e S’Orcu, Tumbas de is Gigantes
- Abb’Ardente…in Donniassantu
- Camineras
- Is Coggius
- Domus de Janas “Su Forru de Luxia Arrabiosa”
- Ballendi su Ballu