Moni Ovadia nasce a Plovdiv, Bulgaria, nel 1946. Attore, cantante, musicista e scrittore.
Alla fine degli anni ’40 Moni Ovadia si trasferisce a Milano con la famiglia. Fin da giovanissimo inizia l’attività artistica come cantante e musicista. Dopo essersi laureato, nel 1972 fonda e dirige il “Gruppo Folk Internazionale”. incentra la sua ricerca sulla musica tradizionale di vari paesi. Successivamente il gruppo diventa “Ensemble Havadià” e si dedica a musiche di propria composizione. Sviluppano una forma inedita di concerto teatrale. Inizia l’attività di teatro nel 1984 e avvia una serie di collaborazioni con personalità della scena, come Franco Parenti, Giorgio Marini. E proprio per il Teatro Franco Parenti, nel 1987, è protagonista dello spettacolo “Dalla sabbia dal tempo”. Nel ’90 fonda TheaterOrchestra e lavora con il CRT Artificio di Milano che produce lo spettacolo “Golem”.
Ovadia, nel 1993, si impone nella scena con “Olyem Goylem”, una creazione di teatro musicale in forma di cabaret.
Lo spettacolo fonde musica klezmer, che Ovadia canta con voce profonda e appassionata, a riflessioni condotte alla luce della cultura e del witz, il tradizionale umorismo ebraico, a storielle e barzellette. Lo spettacolo è stato ripreso dalle reti Rai e, nel 2005, pubblicato in cofanetto e DVD da Einaudi.
Partecipa al primo lungometraggio di Andò “Diario senza date”, presentato alla 51° Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Finestra sulle Immagini.
Nel 1994 inizia a lavorare con Roberto Andò all’opera multimediale Frammenti sull’Apocalisse, presentato poi al Festival Roma Europa nel luglio 1995. All’inizio del 1995 allestisce inoltre con Mara Cantoni Dybbuk, uno spettacolo sull’Olocausto, che diventa uno egli eventi più importanti della stagione teatrale. Nel febbraio 1996 è in scena con Ballata di fine millennio, che porta in tournée in tutta Italia. Nello stesso anno si presenta al Festival di Gibellina con lo spettacolo Pallida madre, tenera sorella, per la regia di Piero Maccarinelli.
Per il Teatro Biondo torna a lavorare nel 1997, con Andò, che diresse poi Il caso Kafka. Nell’ottobre 1998 è in scena uno spettacolo prodotto in esclusiva per il Teatro Stabile di Trieste ed intitolato “Trieste…ebrei e dintorni”.
Nel 2001 debutta uno spettacolo sul denaro, chiamato Il Banchiere errante. Infine nel 2003 ha prodotto il lavoro L’armata a cavallo. Nel 2005 vince il premio Colombe d’Oro per la Pace, premio assegnato annualmente dall’Archivio disarmo a una personalità distintasi in campo internazionale.
Dal 2003 al 2008, per sei edizioni è stato direttore artistico di Mittelfest di Cividale del Friuli. Nella stagione teatrale 2008/2009 è in tournée con lo spettacolo “La bella utopia”, sulla storia del comunismo in Unione Sovietica.