Il programma di musica indie condotto da Luca Piras porta in studio Canova e Nicolò Carnesi
Canova
I Canova non sono l’ennesimo gruppo indie alternativo della scena romana o bolognese, non scrivono testi minimali dal significato nascosto né artificiosi e cerebrali, non abusano dei synth, ma hanno trovato una giusta armonia tra chitarre e tastiere. Sono milanesi, e lo si può intuire dalle citazioni sui Navigli e da alcune vocali aperte del cantante Matteo Mobrici. “Avete ragione tutti” è il loro album d’esordio: nove canzoni d’amore e odio, di felicità e rassegnazione, a tratti così banali che viene spontaneo domandarsi come facciano a colpire e rimanere nella testa. Vita sociale” è il singolo che li ha fatti conoscere ai più, perfettamente confezionato per diventare una hit, grazie sia al ritmo, incalzante e orecchiabile. La forza dei Canova sta nella semplicità: “Avete ragione tutti” è un album lineare e omogeneo, bello proprio perché si fa portavoce di quel pop vecchio stile che non ha bisogno di tanti artifici, ma che colpisce per la sua purezza e spontaneità; è da ascoltare tutto d’un fiato, canzone dopo canzone.
Nicolò Carnesi
Il cantautore siciliano Nicolò Carnesi nasce a Palermo nel 1987. Appassionato di cinema, comincia a scrivere musica per usarla come accompagnamento dei suoi cortometraggi. Nel 2007 fonda i Paradisi Artificiali, che prendono nome da una citazione di Charles Baudelaire. Con loro sperimenta la fusione fra sonorità elettroniche e canzone d’autore. Messo sotto contratto da Malintenti, esordisce nel 2011 col singolo “Il colpo” e con l’Ep HO POCA FANTASIA. Nel 2012 arriva al primo vero album GLI EROI NON ESCONO IL SABATO. Frutto di una scrittura durata oltre un anno, HO UNA GALASSIA NELL’ARMADIO esce nel 2014. A due anni di distanza torna in studio per dare alla luce il suo terzo LP. BELLISSIMA NOIA che esce il 30 settembre 2016, a conti fatti il suo lavoro più maturo: “Bellissima noia” è un album dal suono pop e finemente cantautorale, caldo e avvolgente, che parla delle solitudini che accompagnano i protagonisti verso un epilogo catartico e liberatorio.