Riparte il festival Acòa, ospite della serata il chitarrista sardo Matteo Leone
Riparte il festival aCòa, tradizionale appuntamento autunnale dell’associazione Le Officine. Per la prima delle quattro serate l’ospite sarà Matteo Leone. E’ è un batterista, chitarrista e polistrumentista sardo. Nato a Carbonia nel settembre del ’87, vive e lavora a Calasetta. Incomincia a muovere i primi passi nella Banda musicale del paese all’età di 6 anni come percussionista.
Ha studiato Triennio Jazz-Batteria al conservatorio di Cagliari.
Mentre sta suonando ad una serata, viene a conoscenza dello strumento che gli cambia la visione musicale, Il cigar box. Una cigar box guitar, chitarra a scatola di sigari, è uno strumento musicale rudimentale, appartenente alla famiglia dei cordofoni.Lo strumento veniva costruito con mezzi di fortuna dai braccianti afroamericani negli stati meridionali degli USA. Dal giorno rimane devoto alla musica afroamericana/americana più rurale. Attualmente suona come batterista con Snake Platform, Redneck Riders, Carovana Folk. È chitarrista nel duo Blues, Don Leone.
Il blues è nato negli Stati Uniti, come risposta alla schiavitù delle comunità nere, rappresenta il sentimento di dolore di una comunità, emarginata e vittima. Il blues è un canto che nasce dalla tristezza e dal dolore, ma che porta con sé un messaggio di speranza, gioia e spensieratezza. La band Don Leone ci racconta il suo stretto legame con questo genere musicale. Il gruppo miscela tra loro due elementi esplosivi: Donato Cherchi, cantante blues e folk, e Matteo Leone, chitarrista e cantante blues. Il blues è una passione fortissima, è la base dell’unione tra Matteo e Donato. La spinta del duo è voler far buona musica musica, senza porsi troppe domande. Tuttavia fare musica in Sardegna non è sempre facile, perchè il blues non è particolarmente forte nell’isola.
Il messaggio più importante risiede dentro il blues stesso: trascorrere dei momenti spensierati. Welcome to South West, il nuovo disco, è nato per mostrare alle persone il volto dei Don Leone. Ha visto la luce nella città eterna, ma è stato immaginato durante la traversata in nave. E’ un disco di cover. Il duo si trovava a Roma per un esibizione, ma un’ispirazione improvvisa li ha condotti in sala di registrazione. Tutto è avvenuto in maniera molto frenetica. L’esibizione dal vivo è sempre una delle emozioni più forti per un cantante, ogni live lascia dentro qualcosa di unico. I sogni e la voglia di suonare non mancano e i Don Leone sono carichi al punto giusto per affrontare nuove sfide