Una navigazione tra le parole di poeti e le loro canzoni, uno scenario del mare come metafora dell’anima composto da Mario Brai
Un breviario del mare realizzato dai musicisti Mario Brai e Matteo Carrus con la voce dell’attrice Marta Proietti. Profumi, colori, ragazze brune, sfarzo e miseria, realtà e illusione si mescolano, nei testi curati da Alfredo Franchini. Lo spettacolo è una produzione del Teatro Akroama, con la supervisione di Lelio Lecis. Il video è a cura di Chicco Angius e Nando Buzzo.
Il musicista è originario di Carloforte. Carloforte è stata fondata nel 1738, sotto Carlo Emanuele III sovrano di Sardegna. Brai è un cantautore e violinista, ricercatore della musica isolana nell’isola di Sant’Antioco. Il suo brano importante è Cuntinuité. Il pezzo ha raccolto ampi consensi tra i giurati del prestigioso Premio Tenco. . Con un approccio alla tradizione libero e dinamico, sotto la cura fonica di Michele Palmas, l’artista ha realizzato un album nel quale ripropone canzoni già edite nel suo precedente lavoro. Inoltre rende omaggio a due grandi artisti: Fabrizio De André e Andrea Parodi.
L’autore carlofortino si proietta in una tradizione “immaginata”, si costituisce mettendo insieme i richiami storici, musicali alla propria terra. Mescola inoltre tecniche linguistiche e musicali sparse tra jazz, echi nordafricani, iberici. Sono quattordici brani cantati in un idioma che nei suoni e nelle cadenze ricorda il De André del capolavoro Crêuza de mä. Vi è l’Africa nella coralità di “Alé figiö” o nell’andamento di “Oh amigu ma”.Due canzoni, una per sola chitarra acustica e voci, sono dedicate alla festa locale di Sant’Antonio Abate.
Intrecci di voci, bouzouki e violino in “U cöttu e u crüu”. Il testo è basato su uno degli episodi più drammatici della storia carlofortina. Si tratta del saccheggio e delle deportazioni effettuate dai Mori nel settembre del 1798. In “Sinàn Capudàn Pascià”, splende il canto libero introduttivo di Brai che precede l’ingresso del liuto cantabile di Mauro Palmas. Altro brano che mette insieme Liguria e Sardegna è lo struggente “U Ruzòiu” dell’indimenticato Andrea Parodi. Circondato da musicisti carlofortini e da eccellenti ospiti, Mario Brai ha costruito un disco poetico: ammirevole intreccio di passato e presente.