Zen Circus rappresentando il volto del rock nel descrivere la decadenza socio-culturale della provincia italiana
Con il nuovo disco ‘La Terza Guera Mondiale’ gli Zen Circus si fanno un selfie sullo sfondo della grande repubblica d’Italia”. E’ un selfie ad alta definizione capace di scovare tutte le mediocrità, le contraddizioni del popolo italiano. Secondo gli artisti si è in un momento storico dove è difficile individuare il bene ed il male, e forse l’unica via d’uscita è La terza guerra mondiale, per riscoprire una collettività perduta.
In brani come Ilenia, Non voglio ballare e Andrà tutto bene c’è sempre lo stato d’animo nostalgico-incazzato degli artisti. Da Andate tutti affanculo hanno vestito i panni dei provocatori-catastrofisti. La metafora della terza guerra mondiale sta a voler raffigurare il ritrovarsi uniti come popolo. La musica degli Zen Circus ha l’intento di fotografare la realtà bella e brutta. Questo traspare in pezzi come Non voglio ballare e Andrà tutto bene in cui si sottolinea questo aspetto della rivoluzione che è una questione personale. Anche un concerto degli Zen Circus è sempre un momento di aggregazione, di festa.
Il loro motto è ”noi non vogliamo essere famosi come lei, vogliamo essere leggendari”.Sono un gruppo rock italiano composto da Andrea Appino, Karim Qqru, Massimiliano “Ufo” Schiavelli e Francesco Pellegrini. Fu fondato nel 1994 a Pisa da Andrea Appino e Marcello Bruzzi. Il nome del gruppo fa riferimento a Zen Arcade e a Metal Circus, entrambi lavori pubblicati dal gruppo Hüsker Dü.