La riflessione di Ana Maria Said sulle conseguenze della globalizzazione
Ana Maria Said porta a fare una riflessione sulle conseguenze e ripercussioni della globalizzazione in Brasile.
Le celebrazioni gramsciane del 2017 – decretato ‘Anno gramsciano’ dalla Regione Autonoma della Sardegna in occasione dell’80esimo anniversario della morte di A. Gramsci – diventano l’occasione per riflettere, grazie al pensiero critico gramsciano, sul secolo trascorso. Un secolo rivoluzionario per molti aspetti e che ci invita a confrontarci su diversi ambiti. Rivoluzione, crisi, diseguaglianze tra Nord e Sud globali, e sulla ricchezza di questi concetti in base ai diversi contesti storici e sociali, economici e politici. Seguendo gli insegnamenti gramsciani, oggi più che mai attuali e stringenti, si intende cogliere l’occasione del Convegno internazionale a Cagliari. Il fine è proporre agli studenti e alle studentesse un corso di approfondimento sugli avvenimenti che hanno fatto la storia del secolo appena trascorso. In aggiunta si riflette sull’attualità delle idee e delle prassi in corso nei diversi paesi e continenti, dall’Italia al resto d’Europa, dall’America all’Asia e all’Africa.
In particolare ci si sofferma sull’analisi dei contesti del mondo arabo e dell’America Latina che offrono ottimi spunti di riflessione sulla frammentarietà del mondo globale e sulle conseguenze e ripercussioni delle relazioni coloniali nella strutturazione dei rapporti economici, sociali e politici attuali.