Oggi su Cult Fiction : Alien Covenant, Francesco Bussalai ci racconanta il suo Re-Legalized e Il silenzio degli innocenti e il nostro racconto sonoro di oggi.
La recensione: Alien Covenant.
Alien: Covenant è un film del 2017 diretto da Ridley Scott.In un flashback antecedente alla spedizione Prometheus Sir Peter Weyland, fondatore della Weyland Corporation, si rivolge ad un androide da lui appena attivato. Weyland chiede all’androide di scegliersi un nome e questi sceglie David; gli chiede poi di suonare al pianoforte un pezzo a sua scelta di Wagner, il sintetico esegue “Entrata degli dei nel Valhalla” , Weyland si presenta a David come il suo padre creatore e l’androide gli domanda chi allora abbia creato lui. Il tycoon gli risponde che spera di riuscire a dare una risposta a questo antico quesito insieme a lui.Anno 2104, l’astronave USCSS Covenant, in missione di colonizzazione planetaria, è in viaggio verso il pianeta Origae-6 con a bordo oltre 2.000 coloni in stato di ipersonno, 1140 embrioni congelati e 15 membri di equipaggio.
Un brillamento stellare, anticipato da una tempesta di neutrini, colpisce l’astronave provocando ingenti danni . L’androide Walter si ritrova così costretto a svegliare l’equipaggio dal sonno criogenico e Chris Oram, il primo ufficiale della Covenant, assume il comando della missione. Mentre sta riparando l’astronave, l’equipaggio intercetta una strana trasmissione radio proveniente da un vicino pianeta contenente, tra l’altro, le note di Take Me Home, Country Roads di John Denver. Il comandante decide di indagare sulla sua provenienza nonostante la contrarietà di Daniels. Il film si avvicina a livello di trama più a il film Prometeus invece che avvicinarsi ai vecchi Alien e il finale e troppo scontato. il punto migliore del film e pero la spiegazione su come gli xeno-morfi si siano creati.
Ospite di oggi : Francesco Bussalai
Francesco Bussalai ai microfoni di Cult Fiction per la presentazione del suo nuovo documentario.
65 minuti di viaggio nella storia della pianta proibita e allo stesso tempo più ricercata. Questo il fulcro del nuovo documentario “Re-legalized: un viaggio nella cannabis ri-legalizzata” del regista sardo Francesco Bussolai. Una pellicola che ripercorre la storia politica di questa pianta e la sua recente legalizzazione in America, girata tra il 2015 e il 2016.Non mancano gli approfondimenti sui diritti violati, gli interessi politici, le storie di prigione e ovviamente sulle proprietà terapeutiche utili a molti pazienti e ormai difficilmente ignorabili. Con la speranza che un giorno la cannabis abbia l’importanza che merita. Il documentario uscirà anche in edizione americana e sarà presentato negli USA.
Racconto sonoro: Il silenzio degli innocenti.
Il silenzio degli innocenti è un film del 1991 diretto da Jonathan Demme, interpretato da Jodie Foster e Anthony Hopkins. Basato sul romanzo omonimo di Thomas Harris, è il secondo film tratto dai romanzi incentrati sulla figura del serial killer Hannibal Lecter.
La comparsa di un folle e sadico serial killer che uccide e scuoia delle giovani ragazze motiva Jack Crawford, dirigente dell’FBI, a cercare l’aiuto del dottor Hannibal Lecter, ex psichiatra e criminologo, detenuto da oltre otto anni nel manicomio criminale di Baltimora, diretto dal dottor Chilton, con l’accusa di aver ucciso alcuni suoi pazienti e di averne divorato i corpi (Hannibal the Cannibal). Si ritiene infatti che Lecter possa sapere molte cose sull’assassino, soprannominato “Buffalo Bill”, ma poiché il dottor Lecter rifiuta ogni collaborazione, Crawford decide di assegnare alla promettente recluta Clarice Starling l’incarico di risolvere il caso sperando che la giovane donna riesca a persuadere il folle psichiatra.
Clarice fissa un incontro con lui, e viene messa in guardia sia da Crawford che da Chilton: è importante non rivelare nulla di se stessi, o mostrarsi troppo disponibili con Lecter. Il cannibale mostra subito di avere sensazionali capacità mentali, di gran lunga superiori a quelle normali, e Clarice scopre che la sincerità è la chiave per discutere con Lecter, per convincere anche lui ad aprirsi.
Clarice, in cambio del suo aiuto, si sottopone alle sue sedute di analisi e gli racconta di essere rimasta turbata, durante l’infanzia, oltre che dalla morte del padre, dalla scena straziante degli agnellini destinati alla macellazione, che belavano disperati (gli agnelli danno il titolo al film in inglese, cambiato in italiano in “innocenti”). Sebbene serial killer cannibale, folle e spietato, Lecter sviluppa una profonda e sincera simpatia, quasi paterna, per Clarice.
Grazie a questi incontri Clarice arriva a comprendere sempre più dettagli dell’assassino, riuscendo infine a scovarlo; “Buffalo Bill”, il cui vero nome è Jame Gumb: tenta di uccidere Clarice ma viene preceduto dalla stessa che, ottima tiratrice, lo fredda con più colpi di pistola, riuscendo così a salvare Catherine, l’ultima ragazza sequestrata, e figlia di un’influente senatrice. Lecter, che aveva barattato la propria collaborazione con un regime di maggior libertà, riesce a evadere, facendo perdere del tutto le sue tracce, mentre Clarice viene promossa agente speciale dell’FBI.
Durante il ricevimento per la promozione, Clarice riceve una telefonata da Lecter dalle Bahamas, che le chiede se finalmente “gli agnelli hanno smesso di gridare”, ossia se i traumi e i fantasmi del passato hanno smesso di tormentarla; sicuro di non poter essere rintracciato, Hannibal le confida che sta per “avere un vecchio amico per cena”, mentre il suo sguardo si posa su un jet dal quale sta scendendo il dottor Chilton. Questi, sentendosi, a ragione, in pericolo durante la latitanza di Lecter, cercava una località segreta dove nascondersi, capitando infine nello stesso luogo dove Lecter si trova già. Lecter si mescola alla folla e discretamente si incammina dietro a Chilton e la sua scorta.
Tore Seduto, timoniere della rubrica di approfondimento cinematografico, Cult Fiction, giunto alla ventitreesima puntata, ha portato avanti il programma meglio del 3D, dalle 20 alle 21 su Unica Radio.