Dal 2 al 7 novembre a Cagliari negli spazi dell’Ex Manifattura Tabacchi e nella periferia di Pirri appuntamento con Love Sharing
Si rinnova l’appuntamento con Love Sharing, il primo festival internazionale dedicato alla cultura della pace e della nonviolenza, quest’anno alla sua terza edizione: dal 2 al 7 novembre negli spazi dell’Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari e nella periferia di Pirri saranno tanti gli appuntamenti che avranno come filo conduttore l’approccio nonviolento alla soluzione dei conflitti, pubblici e privati, sociali e politici, declinato in molteplici versioni. La manifestazione, sotto la direzione artistica di Maria Virginia Siriu, è organizzata da Theandric Teatro Nonviolento, compagnia di innovazione e sperimentazione nell’ambito del teatro politico.
Protagoniste del ricco cartellone, saranno nell’imminente edizione, le compagnie italiane Teatro dei Colori, Teatro Instabile, Anfiteatro Sud, l’ecuadoregna Corporaciòn Humor Y Vida, l’olandese Theatre Embassy (per la prima volta in Italia), e la compagnia Theandric che metterà in scena numerosi spettacoli per bambini e adulti. L’appuntamento musicale quest’anno vedrà al centro la musica di Chiara Dello Iacovo, uno dei più fulgidi talenti del nuovo cantautorato italiano. Non mancheranno, inoltre, laboratori e incontri tematici, workshop, spazi di approfondimento e riflessione e le immancabili degustazioni enogastronomiche con prodotti tipici e selezionati.
Il festival è realizzato grazie al contributo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari e della Fondazione di Sardegna.
Attiva da quest’anno, inoltre, l’importante collaborazione che Love Sharing ha stretto con l’Università degli Studi di Cagliari, in particolare con la Facoltà di Studi Umanistici con la quale sono stati avviati dei tirocini formativi che permetteranno agli studenti di lavorare e crescere all’interno della manifestazione.
L’incasso della prima giornata sarà interamente devoluto all’associazione Otonga, attiva nel rimboschimento della zona andina occidentale in Ecuador, allo scopo di preservarne la diversità biologica.
IL PROGRAMMA – Love Sharing inizierà ufficialmente giovedì 2 novembre (ore 19) all’Ex Manifattura Tabacchi con l’inaugurazione del festival e l’apertura della Mostra d’Arte di Batash e Marilena Pitturru a cura di Efisio Carbone. L’esposizione si caratterizza come un importante momento di riflessione su temi recentemente portati alla ribalta dalla Biennale di Venezia. Batash contemplativa in costante ascolto delle energie universali, Marilena attiva sui diritti e bisogni di uomo e natura: due artiste conosciute per la loro originalissima poetica che dialogheranno con lo spazio che si fa parola e azione. Alle 21 i riflettori illumineranno la compagnia “Il Teatro dei Colori”, in scena con lo spettacolo “Il Segreto” (tratto dal romanzo “Il Segreto di Luca” di Ignazio Silone). Gabriele Ciaccia per l’occasione porterà in scena la storia di Luca, condannato a quarant’anni di carcere per un delitto da lui non commesso. Il vero colpevole confessa in punto di morte e Luca, graziato, ritorna al paese natìo scontrandosi, però, con la resistenza e l’incredulità della sua gente, che fatica ad accettare la nuova verità. A chiudere la prima serata ci penserà il maestro Roberto Deiana, impegnato con l’esecuzione di alcuni brani tratti dai Canti di Libertà.
Il giorno dopo (venerdì 3 novembre) alle 9:30 Love Sharing apre le porte della rinata Manifattura Tabacchi alle scuole, proponendo lo spettacolo “La Vedova Scalza” (a cura di Theandric), ispirato all’opera dello scrittore sardo Salvatore Niffoi (premio Campiello nel 2006). Una storia del nostro tempo in cui agiscono le forze ancestrali della sardità, espresse dagli elementi naturali e dalle consuetudini sociali che vedono nella figura femminile l’amministratrice dell’energia cosmica. Alle 16 spazio alla presentazione del numero monografico di Azione Nonviolenta, interamente dedicato alla figura di Pietro Pinna, attivista della nonviolenza, alla storia come il primo obiettore di coscienza d’Italia per motivi politici. La rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, nella sua edizione dello scorso agosto ne ha evidenziato l’azione rispettandone la volontà e il carattere, notoriamente refrattario a mettersi in mostra. A presentare il volume ci penserà Daniele Taurino, coordinatore del gruppo “giovani” del Movimento Nonviolento. Il denso pomeriggio continuerà alle ore 18 con la compagnia Theandric che proporrà l’opera “La Città di Smeraldo” tratta dal romanzo “Il meraviglioso mago di Oz” di L. Frank Baum. Uno spettacolo ricco di importanti spunti di riflessione che compara il mondo onirico di Oz alla realtà contemporanea, dominata dal potere mistificatore della televisione e dei nuovi media. Alle 21 l’appuntamento musicale del festival quest’anno vedrà protagonista la giovane cantautrice piemontese Chiara Dello Iacovo. Una delle più interessanti nuove proposte del cantautorato italiano, l’artista originaria di Savigliano arriva al festival Love Sharing dopo la recente e fortunata esperienza al Festival di Sanremo 2016, nella quale ha conquistato la seconda posizione nella sezione nuove proposte con il brano “Introverso” prodotto da Davide Maggioni, oltre che il premio “Miglior Esibizione Live” e il premio “Sala Stampa-Lucio Dalla”. E’ dello stesso anno il suo album d’esordio “Appena Sveglia”, lavoro accompagnato da un tour che le ha permesso di portare la sua musica in giro per i più importanti club e festival italiani. Nell’estate 2017 ha condiviso il palcoscenico con Niccolò Fabi, Carmen Consoli, Daniele Silvestri e Max Gazzè, aprendo alcune delle date dei rispettivi tour.
La giornata di sabato 4 novembre si aprirà alle 9:30 con la riproposizione dello spettacolo “La Città di Smeraldo” (momento riservato alle scuole). Alle 18, invece, andrà in scena la compagnia Anfiteatro Sud di Susanna Mameli con “Pinocchio e i Bulli” trasposizione del celebre romanzo per ragazzi “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino“ di Carlo Lorenzini detto Collodi. L’intenzione dello spettacolo è quella di affrontare il complicato tema del bullismo nella scuola, problema diffuso che coinvolge ragazzi e bambini sin dalla tenera età, attraverso una storia che continua ad essere letta in tutto il mondo, dopo centoventi anni, per la simpatia senza riserve suscitata dal suo protagonista, così vicino, nelle sue debolezze e incoerenze, ai bambini dei giorni nostri. Attiva dal 1999, l’Associazione Culturale Anfiteatro Sud indirizza le proprie risorse e gli interventi nel campo teatrale, culturale ed educativo, dedicandosi alla produzione e alla promozione delle espressioni della creatività dell’uomo che per loro contenuto, sia culturale che artistico, tendano al miglioramento della qualità della vita e ad una migliore conoscenza della realtà sociale. Alle 19:30 sarà il momento di un importante incontro a cura di Diletta Mureddu (responsabile del Centro donna CGIL Cagliari) che avrà come titolo “Nonviolenza Femminile Plurale”: ai giorni nostri, è impossibile pensare alla nonviolenza senza pensare alle donne. Il clima si fa sempre più teso e si sente sempre più l’esigenza di contrastare l’orrore con il raziocinio e la cultura. L’incontro vedrà la partecipazione di Luisa Sassu di ANPI provinciale, Bruna Biondo, presidente di SNOQ Cagliari, Anna Rita Oppo (femminista) e Ester Cois, ricercatrice di Sociologia del Territorio presso l’Università degli Studi di Cagliari. In preparazione alla rappresentazione “La vedova scalza”, si affronterà il tema della violenza come universo culturale, non un semplice rapporto carnefice-vittima, ma un insieme di rapporti messi a sistema. Alle 21 Theandric Teatro riproporrà “La Vedova Scalza” (già in scena il giorno prima negli appuntamenti dedicati alle scuole).
Domenica 5 novembre alle 11 gli spazi dell’Ex Manifattura Tabacchi ospiteranno lo spettacolo “La storia di Azur e Asmar” di Theandric Teatro, tratto dal lungometraggio animato di M.Ocelot. Una storia avventurosa in un Maghreb medievale, ricco di pericoli, sortilegi e meraviglie che porta a riflettere e comprendere su quanto sia importante la collaborazione contro ogni discriminazione e rivalità. Alle 18 in scena la compagnia Teatro Instabile con lo spettacolo “Cappuccetto Rap”, opera che affonda le sue radici nella favola “Cappuccetto Rosso” dei fratelli Grimm, nella quale elementi moderni si fondono contestualizzandone le tematiche. Il compito di chiudere in bellezza gli appuntamenti in viale Regina Margherita a Cagliari, sarà affidato alle 21 alle compagnie Corporaciòn Humor Y Vida (in arrivo dall’Ecuador) e l’olandese Theatre Embassy (per la prima volta in Italia) impegnate con lo spettacolo “Nacér”, in lingua spagnola e kichwa (lingua nativa del Sud America), lavoro in cui saggezza ancestrale e modernità si fondono trasportando lo spettatore in un turbine di emozioni e riflessioni. Nell’opera si approfondisce il significato del patrimonio ereditato dalle tradizioni culturali ancestrali, con un particolare sguardo rivolto alla pratica del parto e della medicina naturale: la conoscenza che fa parte della nostra memoria e che sempre maggiormente, al giorno d’oggi, dimentichiamo e rifiutiamo.
Lunedì 6 novembre il festival si sposta nella periferia di Cagliari, nella sede della Compagnia Theandric in via Santa Maria Goretti a Pirri, dove alle 20 verrà proposto il laboratorio teatrale per adulti “Corpo d’ascolto” a cura di Roberto Pusceddu. Nella giornata di martedì (7 novembre) alle 17 un altro laboratorio di teatro nonviolento per bambini (questa volta a cura di Maria Virginia Siriu) coinvolgerà il pubblico dei più piccoli.
IL FESTIVAL – Love Sharing è organizzato da Theandric, compagnia di innovazione e sperimentazione nell’ambito del teatro politico. É il primo Festival internazionale dedicato alla cultura della pace e della nonviolenza in cui bambini, giovani e adulti si possono incontrare e condividere le proprie energie per immaginare, progettare e costruire un futuro più sostenibile. La manifestazione è tesa a sensibilizzare e divulgare attraverso l’arte, l’educazione e la formazione, in collaborazione con scuole e università, la cultura della nonviolenza, promuovendo la coesione sociale attraverso il coinvolgimento diretto delle associazioni, gruppi e cittadini nello svolgimento delle attività, a partire dal centro fino ai quartieri più periferici della Città Metropolitana di Cagliari.
L’ORGANIZZAZIONE – Theandric Teatro Nonviolento nasce nel 2001 dall’incontro tra l’attore e regista Gary Brackett e l’attrice, regista e studiosa di filosofia Maria Virginia Siriu. L’esperienza intorno alla quale si concretizza il progetto teatrale è la ricerca condotta dai fondatori sul rinnovamento dei linguaggi artistici in relazione al ruolo sociale del teatro come veicolo capace di canalizzare e divulgare una riflessione critica sull’uomo contemporaneo. L’associazione culturale Theandric svolge fin dalla sua fondazione un’attività di ricerca nell’ambito del teatro “politico”, inteso come teatro totale, un teatro che non ammette frattura tra spazio scenico e sociale ma intende riflettere insieme allo spettatore sui temi più urgenti del vivere contemporaneo e cercare insieme ad esso uno stimolo all’azione che necessariamente non si svolgerà nel momento in cui si vive il rito scenico, ma nella vita quotidiana. Questa ricerca si è focalizzata ben presto sulla nonviolenza come alternativa per la soluzione del conflitto a livello personale, sociale e politico. La nonviolenza è diventata una scelta di vita e il centro del lavoro teatrale, che persegue la sua diffusione e divulgazione attraverso due momenti: gli spettacoli e le manifestazioni culturali e i laboratori nei quali si lavora allo sviluppo della personalità nonviolenta attraverso le tecniche teatrali.
IL LUOGO – L’edificio dell’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari è situato nel Viale Regina Margherita e ha rivestito un ruolo importante nella storia di Cagliari per molti secoli. Verso la fine del quattrocento, i frati minori osservanti scelsero di edificare il loro convento, nella parte bassa del quartiere Marina lungo la muraglia situata nell’odierno Viale Regina Margherita. Al corpo principale, era annessa una chiesa dedicata a Nostra Signora del Gesù, di cui attualmente restano solo poche testimonianze. Il 22 agosto del 1717 in seguito agli attacchi Spagnoli il convento riportò gravi danni. Nel primo decennio dell’ottocento nei locali ristrutturati dell’ex convento verrà avviata la Manifattura Tabacchi. Nel 1868, una società denominata Regia, divenuto gestore della Manifattura, immise sul mercato i sigari toscani le cui vendite ebbero un riscontro talmente positivo che la fabbrica rientrò a pieno titolo nelle mani dei Savoia, e in seguito, nel 1884, allo Stato. La Manifattura, fu una delle prime fabbriche di Cagliari, a fornire un impiego stabile e una remunerazione certa ai primi dipendenti “statali” della Sardegna. Anche la manodopera femminile beneficiò di questo contesto economico e iniziò a percepire salari piuttosto elevati, rispetto agli stipendi medi del proletariato femminile dell’epoca. A partire dagli anni ’90 inizia per la Manifattura Tabacchi di Cagliari un periodo di crisi irreversibile dovuto all’incapacità di tenere testa alla modernizzazione e di conseguenza nel 2001 l’Ente Tabacchi Italiano ne annuncia la chiusura. Lo stabilimento cagliaritano verrà ceduto dal Demanio ad una società del Gruppo Iri, in seguito ad un decreto del Ministero del Tesoro del dicembre del 2003. Tale cessione scatena una battaglia in Parlamento tra il Demanio e la Regione sarda, che vedrà prevalere quest’ultima nel 2006.
BIGLIETTI E ABBONAMENTI – La partecipazione al festival è gratuita. E’ previsto il pagamento di un biglietto d’ingresso giornaliero solo per gli spettacoli (5€ i bambini, 7€ gli adulti).
E’ inoltre attiva l’iniziativa “Un biglietto per Love Sharing. Regala uno spettacolo a chi ha bisogno!” in collaborazione con la Caritas diocesana di Cagliari: un esempio di innovazione sociale applicata alla fruizione dello spettacolo. Perché il costo del biglietto non diventi un motivo di esclusione, chi vuole potrà acquistare uno o più biglietti per gli spettacoli, da lasciare a disposizione di chi non può permettersi quell’investimento in cultura. Chi vorrà usufruire del biglietto sospeso potrà prenotarlo e ritirarlo direttamente a teatro.