A Sant’Antioco il festival del corto mediterraneo ” Passaggi d’autore”
Prosegue a Sant’Antioco la tredicesima edizione del festival del cortometraggio mediterraneo Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei. Sabato 9 dicembre nel matinèe dedicato ai più piccoli sarà presentato e proiettato nell’Aula Consiliare del Comune il cortometraggio realizzato dai bambini della Scuola Primaria via Virgilio di Sant‘Antioco, nell’ambito del laboratorio “Maschere” tenuto dall’illustratrice e animatrice Magda Guidi. Il workshop è realizzato in collaborazione con il progetto di educazione all’immagine in movimento “Schermi e Lavagne”, organizzato e promosso dalla Cineteca di Bologna. Un viaggio all’interno delle maschere della tradizione sarda, dei Mamuthones e Issohadores fino agli Urthos e Buttudos.
Nella stessa mattinata sarà proiettata per i bambini anche una selezione di cortometraggi dedicata sempre alle maschere provenienti da diverse parti del mondo: “Pulcinella”, di Emanuele Luzzati e Giulio Gianini, Italia, 1973, 12’; “La donna serpente”, Emanuele Luzzati e Giulio Gianini, Italia, 1979, 9’; “Prof. Baltazar”, Zlatko Grgi, Croazia, 1978, 10’; “Il gigante della montagana di Ra“, Johan Hagelback, Italia-Svezia, 1974, 12’; “Jean Michel le caribou des bois“, Mathieu Auvray, Francia-Belgio-Svizzera, 2014, 10’; “Duo de Volailles, Sauce Chasseur“, Pascale Hecquet, Francia, 2012, 5’.
La sera, a partire dalle 18.00 un altro viaggio affascinante, stavolta in Marocco. Quest’anno infatti il focus di Passaggi d’Autore è dedicato alla cultura di questo paese dell’Africa Settentrionale, divenuto Stato nel 1956 che vanta una lunga tradizione cinematografica nata alla fine degli anni ’60. Questa sezione, curata dalla regista marocchina Mahassine El Hachadi, affronterà alcuni temi caldi della società quali le cronache di ordinaria violenza a Casablanca, donne-madri alle prese con un lavoro umile, la solitudine, la scelta difficile tra il cuore e la patria in tempo di guerra, la vita rurale e le superstizioni locali che regolano la vita della collettività, la decisione di lasciare il villaggio per l’Europa, storie di detenuti e di speranze per ricostruirsi una nuova vita, o le eterne storie di nozze combinate, tra dramma e goffaggine.
Otto le opere selezionate tra i lavori pluripremiati nei festival più prestigiosi: “Hyménèe” di Violaine Maryam Bellet, vincitore del Poulen d’Or al Festival Panafricain du Cinéma de Ouagadougou 2017; “Mokhtar” di Halima Ouadiri, vincitore nel 2011 del Grand Prize of the City of Tétouan al Festival International du Cinéma Méditerranéen de Tétouan; “Honey and old cheese” di Yassine El Idrissi, in concorso nel 2016 all’International Short Film Festival di Clermont-Ferrand; “Leur nuit” di Narrimane Yamani Faqir, vincitore nel 2014 del Festival du film arabe de Fameck-Val de Fensch (Francia); “Le park” di Randa El Maaroufi, vincitrice dell’International Film Festival Rotterdam 2016; “Goi trung” di Mohammed Hicham Regragui, vincitore nel 2015 del Grand Prix du Jury al Festival du Court Métrage Marocain de Rabat; “A short guide to re-entry” di Anwar Boulifa, “Bill Douglas Award” e Premio del pubblico al Glasgow Short Film Festival 2016; “Moul lkelb” di Kamal el Azrak, Premio per il Miglior cortometraggio di finzione al Vues d’Afrique Montréal Film Festival nel 2015 Festival international du film d’Abu Dhabi (Emirats arabes unis, 2014).