I problemi che affliggono l’area mediterranea e il ruolo dell’arte nei luoghi dei conflitti.
Sarà l’occasione per sentire l’opinione degli artisti siriani. Durante la giornata sono in programma anche mostre, concerti e la possibilità di creare la propria opera insieme agli studenti del liceo artistico “Foiso Fois”.
I problemi che affliggono l’area mediterranea e il ruolo dell’arte nei luoghi dei conflitti saranno al centro giovedì 28 dicembre del nuovo appuntamento con “La città che viaggia”, il festival della creatività giovanile organizzato a Cagliari da Carovana SMI. Alle 17 nella sala conferenze del centro culturale Exma è in programma “Gli artisti siriani: le forme di resistenza in un reale esploso”, incontro con cui Carovana prosegue il suo lavoro dedicato alle tematiche del Mediterraneo e delle migrazioni, partito nel 1996.
Accanto a contribuiti come quelli della direttrice artistica di Carovana, Ornella d’Agostino, che parlerà di “Gettare le basi per un progetto a lungo termine” o di Alessandra Marchi del GramsciLab dell’Università di Cagliari che interverrà su “L’arte come resistenza politica. Suggestioni Gramsciane”, ci saranno gli interventi (via Skype) da Tunisi e da Damasco di Nabeel Al-Aswad, direttore del Dipartimento di Canto dell’Istituto Superiore di Musica di Damasco, Salem Hajjo, fotografo e drammaturgo, e di Nora Mourad, attrice e direttrice artistica del Leish Troupe for physical theatre, che affronteranno il tema “Scegliere nel momento della resistenza”. Mentre Rafael Tservenis parlerà di “Futuri possibili e convivenza pacifica nei piccoli comuni rurali del Sud Europa”.
L’incontro proporrà anche “Siamo tutti in viaggio”, letture, canti, musiche e video di alcuni giovani richiedenti asilo, frutto del recente workshop con i registi Wu Wenguang e Mengqi Zhang, e letture sul tema della migrazione a cura di G.R.E.C.A.M Sardegna. La manifestazione è condivisa con la compagnia Tecnologia Filosofica di Torino, che presenta il progetto “Siria_tell me the story” e l’installazione “Presente infinito”, un’opera che nasce dall’esigenza di colmare l’assenza di narrazioni condivise sulla situazione siriana.
La giornata si aprirà alle 9 con l’esposizione dei lavori di alcuni studenti del liceo artistico “Foiso Fois”, coinvolti in “La città che viaggia” grazie a un progetto di alternanza scuola- lavoro. Per tutto il giorno, inoltre, gli studenti guideranno i visitatori in un percorso di arte condivisa dove, chi vorrà potrà creare la propria opera artistica sotto l’occhio vigile dei giovani. Dalle 20 alle 22, invece, chiusura affidata alla musica con il concerto dei Talkloid e DJ set con Madita e live di $8.