Millimetroemezzo e altri cm rid
Millimetroemezzo e altri cm rid

Millimetroemezzo, teatro e pedagogia itinerante

La pedagogia itinerante tra racconti, ironia, risate e momenti più intensi 

Il tour di “MILLIMETROEMEZZO E ALTRI CENTIMETRI. Di quando all’improvviso ho dovuto pensare alla cena” parte venerdì 29 dicembre  2017 a Lei (NU) presso il Centro Polivalente Comunale, evento organizzato dall’Amministrazione Comunale di Lei. La performance farà tappa in diversi paesi e città della Sardegna. Il calendario: 3 gennaio a Senis, 4 gennaio a Fonni, 5 gennaio a Oristano, 11 gennaio a Cagliari, 12 gennaio a Nuoro e a fine gennaio a Gavoi.

Partendo dalla lettura di alcuni testi del blog Millimetroemezzo, l’attrice, educatrice e blogger di Orani Valentina Loche ripercorre il cammino che porta alla nascita di un figlio attraverso racconti di gravidanza emozionale. Dall’apparizione di una piccola lineetta alla meravigliosa avventura della danza della natura. Si parlerà anche del diventare genitori oggi,  in una società dove educare è sempre più difficile e l’educazione alle emozioni è sempre più importante.

Ironia, risate e momenti più intensi

«Questo spettacolo – afferma Valentina Loche – parla di genitorialità accogliente attraverso la narrazione della vita. È un monologo adatto a tutti. Per educare un bambino ci vuole un intero villaggio.»

E tra racconti, ironia, risate e momenti più intensi l’interprete coinvolge il pubblico, lo trascina nell’avventura dell’attesa di un figlio ma anche nella sua educazione dando dei piccoli spunti per una genitorialità accogliente.

«Ho unito le mie passioni (pedagogia, teatro, scrittura) creando questo progetto nel quale credo molto. E’ una performance in cui affronto in modo semplice e divertente. Diversi i temi sociali trattati tra cui l’educazione al rispetto e alla parità, la diversità, la libertà ma anche le differenze di genere, il sessismo, la violenza sulle donne per concludere poi all’omosessualità. Si ride, si riflette, ci si emoziona.»

“L’educazione è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo.”
(Nelson Mandela)

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