Fritz Haarmann, meglio conosciuto come il macellaio di Hannover, è stato un serial killer tedesco vissuto a cavallo tra la fine dell’ ottocento e i primi anni del novecento
Oggi si parla di un macellaio. Fritz Haarmann nasce ad Hannover il 25 ottobre 1879 e muore sempre ad Hannover il 15 aprile 1925. È stato un serial killer tedesco, soprannominato “Il macellaio di Hannover” o “Il licantropo di Hannover” per l’ efferatezza dei suoi crimini.
I delitti
Dal 1919 al 1924, Haarmann commise almeno ventiquattro assassinii, e forse oltre 27. Le sue vittime erano “ragazzi di strada” che vagabondavano attorno alle stazioni ferroviarie. Haarmann li portava nel proprio appartamento, per poi ucciderli mordendoli alla gola in un atto di frenesia sessuale. Durante il processo, si sparse la voce che avesse venduto la carne delle sue vittime al mercato nero spacciandola per maiale, ma non esiste alcuna prova a conferma di tale diceria.
Assieme a lui processarono il suo complice, Hans Grans (1901-dopo il 1980), un giovane ladruncolo e prostituto, amante fisso e convivente di Haarman, che rivendeva i vestiti delle vittime. Haarmann fu infine scoperto quando diversi resti ossei, che aveva scaricato nel fiume Leine, riemersero.
Il processo
Il suo processo fu molto spettacolare: fu uno dei primi processi a diventare “evento mediatico” in Germania. All’ epoca non esistevano concetti o parole per descrivere i suoi delitti: quindi lo definirono “lupo mannaro” o “vampiro“, oltre che “psicopatico sessuale“.
Ma a parte la tremenda crudeltà dei dettagli dei delitti che Haarmann ammise di aver commesso, scosse ancor più la società tedesca il coinvolgimento della polizia nel caso. Haarmann, che aveva precedenti penali per furto e che la polizia aveva in passato ricoverato in manicomio, era usato regolarmente come informatore. Per cui era amico intimo di alcuni agenti, che occasionalmente ricevevano da lui vestiti come “dono” e chiudevano un occhio sulla sua frequentazione di giovanissimi prostituti.
Decapitarono Haarmann il 15 aprile 1925, su pressione dell’ opinione pubblica. Essa era eccitata e non avrebbe apprezzato che la polizia rinchiudesse semplicemente Haarmann in un ospedale psichiatrico.
Dopo l’ esecuzione capitale di Haarmann, si trovò una sua lettera che scagionava Grans completamente, e dichiarava: “Avete giustiziato un innocente”. Questo condusse ad un nuovo processo che commutò la condanna di Grans a 12 anni di prigione. Dopo aver scontato la sua pena, Grans continuò a vivere ad Hannover fino alla sua morte attorno al 1980.