Gianfranco Stevanin è un serial killer italiano, ritenuto colpevole dell’omicidio di sei donne. Il suo caso ebbe grande risalto e sollevò un dibattito sulla questione dell’incapacità di intendere e volere.
Il 16 novembre 1994, a Vicenza, Stevanin caricò nella sua Volvo 240 Station wagon Gabriele Musger, una prostituta alla quale offrì dei soldi per avere rapporti sessuali e per poterle scattare delle foto. Dopo alcune ore di giochi sessuali estremi la prostituta tentò la fuga attraverso la finestra di un bagno e in seguito rifiutò di farsi scattare altre foto; per questo venne minacciata da Stevanin con un coltello. Per avere salva la vita, offrì a Gianfranco tutti i suoi risparmi (circa 25 milioni di lire) se l’avesse lasciata andare, e Stevanin accettò; il denaro però si trovava a casa della Musger e quindi i due salirono in auto per andare a prenderlo.
Al casello di Vicenza Ovest Stevanin fermò la macchina per pagare il pedaggio; in quel momento la donna riuscì a scendere dalla macchina per andare verso una volante della polizia e denunciare il suo cliente per violenza sessuale. La polizia arrestò Stevanin per violenza sessuale, tentata estorsione e possesso di una pistola giocattolo priva del tappo rosso. In seguito a questo episodio, lo condannarono a due anni e sei mesi di carcere. Durante le perquisizioni nella casa gli inquirenti trovarono materiale pornografico (tra cui oltre 7000 fotografie scattate personalmente da Stevanin alle sue partner), libri di anatomia, scatole contenenti peli pubici e uno schedario contenente le informazioni su tutte le sue partner.
Sebbene la polizia considerasse Stevanin solo un maniaco accusato di violenza e tentativo di estorsione, gli inquirenti cominciarono a sospettare crimini più gravi dopo il ritrovamento di oggetti appartenenti a una donna di nome Biljana Pavlovic, di cui non si avevano più notizie dall’agosto 1994, e di Claudia Pulejo.
Le due ragazze sono citate anche negli schedari di Stevanin.
L’uomo si giustificò dicendo di aver avuto con loro delle normali brevi relazioni e che i vestiti erano solo un pegno d’amore che le ragazze gli avevano lasciato. Il 3 luglio 1995 un agricoltore di Terrazzo trovò in un terreno vicino alla casa di Stevanin un sacco contenente i resti di un cadavere. Stevanin venne sospettato di omicidio e il magistrato inviò delle ruspe per cercare altri corpi.
Il 12 novembre 1995 ritrovarono il corpo di un’altra donna; anche stavolta il corpo era stato avvolto in un sacco, ma in questa occasione il ritrovamento avvenne in un terreno di proprietà di Stevanin. Il test del DNA dimostrerà inequivocabilmente che il corpo era quello di Biljana Pavlovic, una 25enne di origine serba che lavorava come cameriera in un ristorante. Il 1º dicembre 1995 ritrovarono il terzo corpo, quello di Claudia Pulejo, una tossicodipendente di Verona.
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