L’autore Stefano Furesi è un ragazzo di 19 anni che studia Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Cagliari. Nel periodo che va dal 2007 al 2008 si dedica alla stesura del romanzo “Non di questi tempi” che è una fusione di vari generi letterari, dalla fantascienza a l’analisi sociale, e dalla love-story al dramma.
Trama
“Non di questi tempi” narra le vicende di Jill, un ragazzo misterioso e diverso, che viene da un lontano futuro. Lui vive con la sua famiglia nei sotterranei di un vecchio e diroccato faro. Un giorno entra in contatto con Marcel, un ragazzo un po’ timido e chiuso, che comincia a sentire che tra i suoi amici c’è un forte inizio di ostilità. Quando i due si conoscono, cominciano ad andare subito d’accordo, anche se Marcel si chiede come fa un ragazzo come Jill a vivere nascosto dal mondo. Trascorrono i mesi estivi, e Marcel scoprirà che Jill andrà nel liceo del paese, che frequenterà anche lui. Tuttavia quando Jill viene introdotto nella realtà scolastica, per lui ci saranno amare sorprese, i ragazzi lo guardano di mal’occhio (sia per il modo eccentrico di vestire, sia per il suo essere diverso dagli standard locali) e lo umiliano pesantemente.
Quali autori ispirano i suoi romanzi?
Più che autori, sono vari registi cinematografici e molta musica rock a ispirare i miei romanzi ,senza dubbio vorrei citare Federico Fellini e David Lynch (per la componente fantasioso-onirica), Gus Van Sant e Stanley Kubrick (per il realismo e l’attualità). A questo bisogna aggiungere una folta schiera di band e musicisti (solitamente ascolto psichedelica, progressive rock, un po’ di classica e qualcosa di punk).
Se ho un romanzo nel cuore… Oltre ai classici come “The lord of the rings” e “1984”, vorrei citare “Rainbow Boys” di Alex Sanchez (la prima storia che abbia mai letto su un amore tra due ragazzi) e “L’uomo che cadde sulla Terra” (il titolo vi farà tornare in mente un film del 1976 con David Bowie…).