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Un estratto del leggendario poema indiano Mahabharata, ridotto in un piccolo, ma intenso pièce di poco più di un’ora.
Peter Brook torna, dopo trent’anni, al celebre Mahabharata,il poema epico indiano, messo in scena al Festival di Avignone nel 1985 con una durata di 9 ore suddiviso in tre giornate. Lo spettacolo è riproposto oggi in un estratto, Battlefield, della durata di poco più di un’ora. La rappresentazione va in scena al teatro Massimo di Cagliari nei giorni 10 e 11 febbario rispettivamente negli orario 21.00 e 19.00.
“Battlefield” è il racconto della guerra fratricida che lacerò la famiglia Bharata. Uno scontro terribile tra i cinque fratelli Pandava, i loro cugini Kaurava e i cento figli del re cieco Dhritarashtra. Al termine i Pandava risultarono vincitori e il più anziano, Yudishtira, salì al trono consapevole della distruzione che aveva comportato la sua affermazione. Il re Dhritarashtra,spettatore della morte di tutti i suoi figli, condivise col nuovo sovrano angosce e rimorsi. Tutte queste sofferenze vissute, spinsero entrambi a profonde riflessioni ed alla messa in discussione delle loro azioni passate.
Diversamente da quello che si può pensare, Battlefield, risulta un racconto con forti correlazioni a situazioni contemporanee. È spunto per riflessioni sulle violenze che ancora oggi percuotono il mondo. “In guerra una vittoria è una sconfitta – ci ammonì Brook, ed ecco perché – Voglio raccontare la storia di Battlefield, per far capire a Obama, Hollande, Putin e a tutti i presidenti cosa succede dopo la battaglia. Se tu sei un leader e sostieni una guerra devi sapere che farai milioni di morti, anche se vinci”.
L’ormai novantaduenne Peter Brook mette in scena uno spettacolo adatto a tutti, ad un pubblico eterogeneo per cultura, interessi ed età. Nonostante si tratti della rappresentazione di un solenne poema, viene lasciato spazio per momenti ironici e di interazione col pubblico.
