Giorgio Ciccarelli, ex chitarrista degli Afterhours e fondatore degli Sux!, presenta in anteprima l’album “Bandiere” in uscita il 30 marzo.
Chitarrista, cantante, autore e compositore, Giorgio Ciccarelli ha pubblicato dischi e suonato con numerose e importanti band (tra cui Afterhours, Sux!, Colour Moves). Ha dato alle stampe ben tredici album, oltre a dvd, video e singoli. Si è esibito in Europa, Stati Uniti, Canada, Cina. Praticamente ovunque in Italia: dal teatro Ariston di Sanremo al Leoncavallo di Milano, dal concerto del Primo Maggio a Roma al teatro Petruzzelli di Bari, passando per i migliori club d’Italia. Ha suonato con e per artisti del calibro di Greg Dulli, Mark Lanegan, Patti Smith e Mina. Ha scritto e arrangiato pezzi per tutte le band con cui ha pubblicato dischi, vincendo premi in varie categorie. È giunto ora al suo secondo disco solista, “Bandiere,” dopo “Le cose cambiano uscito” pubblicato nel 2015 per XXXV/Comicon Edizioni.
Bandiere è un disco di canzoni che restano “dentro la testa” per la forza e l’efficacia che impone. Un album che riflette questo tempo, restando però lontano dalle mode. La semplicità emerge forte, restando lontana dal semplicismo. Ciccarelli affronta, senza paura, temi etici e politici perché le canzoni fanno anche questo. I suoni parlano, aderendo con nitidezza a stati d’animo e riflessioni. Le parole vogliono risuonare, recuperando l’uso delle rime in modo non banale. Proprio le rime danno sonorità e persistenza ai testi di Tito Faraci, fumettista di fama internazionale. Il Cicca ha osato ed è andato in una direzione impensabile fino a qualche tempo fa, infatti nessun synth era mai apparso nei dischi della sua vita precedente.
Bandiere è un disco che nasce da un profondo percorso interiore, ma anche grazie al confronto con il pubblico durante il centinaio di concerti seguiti alla pubblicazione di “Le cose cambiano”, primo disco solista di Ciccarelli. Ogni canzone di Bandiere è una storia, un argomento affrontato e sviscerato, un viaggio attraverso noi stessi e il mondo. In ogni canzone c’è un’invenzione, uno scarto rispetto ai canoni, un ribaltamento della prospettiva. Le cose sono cambiate e Bandiere è un nuovo traguardo ma allo stesso tempo un nuovo inizio.
Ascolta l’intervista a Giorgio Ciccarelli