L’incontro, indirizzato a tutti i cittadini stranieri presenti in Sardegna, si terrà domani, giovedì 12 aprile a partire dalle ore 16 nella sede del circolo Acli “Lattuca” in via Is Mirrionis, 43b.
Facilitare l’accesso dei migranti attraverso la misura del Ritorno Volontario Assistito previsto dal Governo Italiano e la reintegrazione nel paese di origine. È questo uno degli obiettivi principali del progetto RE.VI.TA – Rete Ritorno Volontario Italia che verrà presentato domani giovedì 12 aprile dalle Acli Provinciali assieme all’OIM (Organizzazione internazionale per le Migrazioni) nella sede del Circolo Acli “Lattuca” in via Is Mirrionis, 43b.
L’incontro, rivolto a tutti i cittadini stranieri che si trovano in Sardegna, avrà inizio alle ore 16. I programmi di Ritorno Volontario, attivi da circa un decennio, hanno sostenuto nel corso degli anni un gran numero di migranti e prevedono l’elaborazione di un progetto individuale che tenga conto delle capacità e delle aspettative del migrante, il sostegno alla realizzazione di questo piano nel Paese di origine.
L’ordinamento giuridico italiano prevede che la tutela dei diritti fondamentali della persona non possa essere limitata al solo cittadino italiano, ma debba essere estesa anche ai cittadini degli altri Stati ed agli apolidi. Infatti, il Testo Unico che disciplina la materia dell’immigrazione (Dlgs n. 286/1998) stabilisce all’articolo 2 che «allo straniero comunque presente alla frontiera o nel territorio dello Stato sono riconosciuti i diritti fondamentali della persona umana previsti dalle norme di diritto interno, dalle convenzioni internazionali in vigore e dai principi del diritto internazionale generalmente riconosciuti» e ancora che «lo straniero regolarmente soggiornante nel territorio dello Stato gode dei diritti in materia civile attribuiti al cittadino italiano, salvo che le convenzioni internazionali in vigore per l’Italia e il presente testo unico dispongano diversamente».