All’Ex Alas si inaugura la mostra “Novecento” di Antonello Fresu, mentre a Casa Attene spazio all’arte di Mario Delitala. In programma anche incontri nelle scuole organizzati dall’AES, laboratori per bambini e lo spettacolo “Su muru prinzu”. E martedì arriva la musica dei Tazenda
Arte, musica, teatro e libri per ragazzi. Una ricca anteprima precede lunedì 23 e martedì 24 aprile a Macomer il via alla diciassettesima edizione della Mostra regionale del Libro in Sardegna, l’appuntamento, promosso e organizzato dall’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dal Comune di Macomer d’intesa e con la collaborazione progettuale dell’AES (Associazione Editori Sardi), insieme a Verbavoglio Libreria Emmepì e al Centro Unla.
L’apertura della manifestazione, prevista per giovedì 26 aprile, sarà anticipata lunedì 23 dall’inaugurazione di due mostre. Alle 11 nei locali Ex Alas si alza il sipario su “Novecento”, il progetto artistico di Antonello Fresu, a cura di Giannella Demuro e di Ivo Serafino Fenu, realizzato in collaborazione con il Pav – Progetto Arti Visive dell’associazione culturale Time in Jazz e la Pinacoteca Contini di Oristano.
Concepita come un’opera corale, la mostra “Novecento” mira a rileggere il cosiddetto “secolo breve” attraverso le sue più importanti vicende belliche che, a livello planetario, ne hanno scandito, come una dolorosa “danza macabra”, il suo percorso umano e temporale. In questa prospettiva il Novecento è parso, viceversa, interminabile, tanto da proiettare, ancor oggi, le sue ombre lunghissime e funeree. Le grandi immagini provenienti dagli archivi dei maggiori musei mondiali di storia e di fotografia, da archivi privati d’epoca o dall’iconografia familiare delle riviste di propaganda del tempo, ma anche, le più recenti, dal serbatoio infinito della “rete”, vengono rielaborate attraverso il “pop-up”, tecnica mutuata dall’editoria per l’infanzia che Antonello Fresu ha adottato per descrivere l’amara disillusione dell’innocenza infantile di fronte alla tragica brutalità del mondo.
Alle 12 ci si sposta invece al centro culturale Casa Attene dove verrà inaugurata la mostra “La Sardegna nel cuore. L’arte. Mario Delitala” dedicata all’artista sardo di cui saranno esposte tavole, tele e incisioni. La mostra viene presentata in collaborazione con il Banco di Sardegna ed è curata della Società Cooperativa Esedra e dell’associazione Pro Loco Macomer.
Nato a Orani nel 1887 e scomparso a Sassari nel 1990, Mario Delitala è stato uno dei più importanti incisori italiani del 900. Formatosi prima a Milano poi a Cagliari e successivamente a Venezia, ha legato la sua fama ad alcune opere come l’aula del Comune di Nuoro e gli affreschi della cattedrale di Lanusei, ma fu il premio vinto alla Biennale di Venezia nel 1936 a dargli fama internazionale. Chiamato dopo la guerra a dirigere l’Istituto d’Arte di Palermo, nel 1960 si trasferì a Sassari dove ha continuato a lavorare. La mostra vuole essere un omaggio ad uno dei massimi artisti sardi del Novecento, che attraverso le sue opere ha celebrato i valori sacri della cultura isolana, ritraendo un universo agropastorale e preservandone i caratteri autentici. Le opere esposte permettono dunque un viaggio fra le vicende artistiche dell’artista che si cimentò in varie tecniche, (pittura ad olio-pennarello e pastello, acquerello, incisione) mostrando sempre attenzione alle novità. La mostra resterà aperta fino a domenica 29 dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30 con ingrasso gratuito.
Lunedì 23 prosegue anche “Adotta un libro sardo”, l’iniziativa dell’Associazione Editori Sardi che porta nelle scuole gli autori isolani. Due gli appuntamenti in programma: gli studenti dell’Istituto tecnico Satta incontreranno Giovanni Fara (Catartica Edizioni) per argomentare delle “Fiabe dei Fratelli Grimm. Apologhi, racconti torinesi, racconti di Ghilarza e del carcere di Antonio Gramsci. Grogu”(Condaghes), mentre all’Ic Caria Maria Teresa Rosu e Diego Corraine presenteranno Minicubeddos(Papiros).
Lunedì 23 e martedì 24 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura (che da giovedì saranno la sede della Mostra) spazio anche al teatro con la compagnia Bocheteatro che alle 11.30, per un pubblico di studenti e in collaborazione con Cedac, porta in scena lo spettacolo dedicato a Costantino Nivola “Su muru prinzu – Il muro incinto”. Lo spettacolo, di e con Giovanni Carroni, è un adattamento drammaturgico curato da Paolo Puppa dell’opera autobiografica “Memorie di Orani” di Costantino Nivola. Con la voce di Giovanni Carroni e le musiche di Battista Giordano, Nivola torna nei suoi luoghi della memoria, tra le statue che ha scolpito un tempo, e racconta la propria storia, il ciclo vitale tramato di acqua, di terra di aria di fuoco.
Sempre lunedì e martedì l’autrice per l’infanzia Chiara Lorenzoni terrà dei laboratori per la scuola dell’infanzia e le scuole primarie.
L’anteprima della Mostra si chiuderà martedì 24 nel segno della musica. Sarà infatti il Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura ad ospitare il concerto dei Tazenda, un appuntamento organizzato il collaborazione con Cedac. A partire dalle 21 lo storico gruppo riproporrà i suoi più grandi successi e i nuovi brani che hanno riportato il gruppo all’attenzione della scena musicale italiana.