Da aprile a luglio spettacoli di teatro, musica, danza, video e mostre. Apre la Stagione la retrospettiva di Angelo Cesselon maestro del manifesto di cinema mondiale.
Con l’inaugurazione di sabato 28 e domenica 29 aprile ore 18,30 parte la nuova Stagione Maestrale di Abaco. Spira un vento di novità al Teatro di Sanluri grazie alla consolidata collaborazione fra Abaco e l’Amministrazione Comunale insieme alla Regione Sardegna. La Stagione Maestrale prevede nove imperdibili appuntamenti domenicali alle ore 19,30 con spettacoli che si svolgeranno nella prestigiosa cornice del Teatro all’interno del Parco S’Arei in via Azuni. Uno spazio importante, sia dal punto di vista architettonico, di valenza sociale, che vuole affermarsi come stimolante punto di riferimento e possibilità espressive per artisti e per i cittadini. Quella Maestrale si pone come una stagione innovativa, accattivante e multiforme che mescola con sapienza vari linguaggi drammaturgici e comunicativi: dal teatro al video, dalla danza al recital, dalla musica al cabaret fino all’one man show di Cristian Cocco, per fornire agli spettatori un’ eccellente spaccato delle migliori produzioni e compagnie che si muovono e operano in ambito regionale e nazionale. Il Teatro quindi non solo come momento ricreativo e godibile, ma anche come strumento di arricchimento personale attraverso il comune denominatore dell’emozione, così pregnante nelle opere dal vivo.
Il programma
Da aprile a luglio la mostra “Un pennello per il Cinema” di Angelo Cesselon sarà allestita nel Foyer del teatro e ospiterà i dipinti del pittore diventati poi i manifesti dei famosi film degli anni 1950-65. Sono ritratte Gina Lollobrigida, Sofia Loren, Amedeo Nazzari, Ava Gardner, Vittorio De Sica, Gregory Peck, Rossano Brazzi e altri mitici attori del cinema.
Domenica 6 maggio alle ore 19,30 aprirà la Stagione lo spettacolo di Abaco “L’Ultima Risata”. Scritto, diretto e interpretato da Rosalba Piras e Tiziano Polese, il nuovo lavoro vedrà i due artisti vestire i panni degli attori ebrei Camilla Spira e Max Ehrlich, famosissimi negli anni dal 1920 al 1944, e racconta le loro sorti e quelle di altri famosi comici ebrei ai quali si deve, negli anni ’30, la grandezza leggendaria del cabaret e dello spettacolo leggero mitteleuropeo, in particolare di quello berlinese. Ma con l’ascesa di Hitler al potere questi artisti furono deportati in campi di concentramento.
Domenica 20 maggio in scena la Compagnia OfficinAcustica con il recital musicale “Gabriella …Sempre” di Anna Lisa Mameli accompagnata al pianoforte da Corrado Aragoni e Remigio Pili alla fisarmonica. Un viaggio attraverso le canzoni di Gabriella Ferri per rendere omaggio all’artista e alla donna a oltre dieci anni dalla sua tragica scomparsa.
Domenica 27 maggio Asmed Balletto di Sardegna porta in scena “Il Vento e la Fanciulla” di Senio Dattena. Cinque attori danzatori per una magica fiaba, danzata e recitata, per piccoli e grandi.
Domenica 3 giugno Cristian Cocco in “Io e le Donne”, one man show di cui è autore. In scena racconta la sua esperienza e la sua visione delle donne in maniera comica, toccando i loro punti deboli per uno show ironico profondo ed emozionante. Il suo tour teatrale parte dalla sua Sardegna per festeggiare i 25 anni di carriera artistica e di televisione.
Domenica 10 giugno. La Spinal Cord Company presenta “Pillole di Buonumore”, progetto di teatro e disabilità che propone una carrellata di sketches brillanti per una serata di divertissement e buonumore, perché sul palcoscenico la disabilità scompare..
Domenica 17 giugno Marta Proietti Orzella è l’interprete assieme a Carla Orrù di “Donne dell’uderground”, tre piéces con personaggi al margine, grotteschi e mostruosi, divertenti e graffianti, prodotto da NudiCrudi.
Domenica 24 giugno la Compagnia Teatro d’Inverno presenta “Nata Femmina” con la regia di Giuseppe Ligios.Cinque donne, cinque storie, cinque mondi visti con sguardo ironico e critico.
Domenica 1 luglio la Compagnia il Crogiuolo presenta “S’acqua fatta” con la regia e drammaturgia di Simone Schinocca, con Rita Atzeri e Fausto Siddi. I protagonisti sono i lavoratori della salina di Cagliari con storie che conservano la loro forza così come il sale è capace di fare, storie che bruciano come il sale sulle ferite.